1. Gnatas (racconto)


    Data: 24/07/2018, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: vanesya, Fonte: xHamster

    Dopo un paio di giorni di assestamento nella nuova città, decisi di iscrivermi in palestra. Mi sarebbe servito per rilassarmi un po’ dopo il lavoro oltre che mantenermi in forma. All’ingresso, mi accoglie una simpatica se-gretaria che dopo avermi mostrato il locale, completa la mia iscrizione e mi consegna le chiavi dell’armadietto. Una volta in sala attrezzi, mi sento un po’ sperduto finché non si presenta un istruttore, che mi consiglia di iniziare facendo 10 minuti di tappeto. Dopo aver terminato il riscaldamento inizio gli addominali. Mentre facevo le mie flessioni portando a fatica, le spalle verso le mie ginocchia, mi accorgo di una figura che mi osserva alle spalle. Una volta terminato l’ esercizio, si presenta dicendomi che è un i-struttore. Gli chiedo di ripetermi il suo nome, perché la prima volta non lo comprendo. Mi rispose sorridendomi di chiamarsi Gnatas.
    
    Subito, mi diede l’idea di una persona educata e simpatica. Mi disse che ora mi avrebbe seguito lui e che mi avrebbe fatto una scheda personalizza-ta. Mentre continuai gli addominali, stavolta eseguendo quelli bassi, por-tando le gambe al petto, mi diede l’impressione che mi stesse guardando il sedere. Un impressione che si tramutò in imbarazzo quando facendomi fa-re i glutei, me li tastava ripetutamente per controllare che facessi bene. Mi disse che avrei dovuto concentrarmi molto sul sedere perché secondo lui era molto sodo. Lo ringraziai, cercando di farla sembrare una cosa normale.
    
    Mi portò ad un ...
    ... altro attrezzo ed anche lì mi fece fare la parte esterna del gluteo. Intanto, mi faceva compagnia parlando dell’alimentazione. Ini-zialmente, pensai che fosse gay, poi, venne una ragazza bellissima che mi tolse tutti i dubbi. Si avvicinò a noi, lo bacio sulle labbra e lo ringraziò per la notte precedente. Lui, ricambio, senza mostrare eccessivo entusiasmo e disse che era impegnato a seguirmi. Incuriosito gli chiesi se era la sua ra-gazza, e mi disse che era solo una amica e che aveva passato una notte di sesso con lei. Gli dissi che era molto bella e, non so perché dissi che aveva un bel culo. Lui sorrise dicendomi che io lo avevo più bello. Il mio volto immagino, mostrò tutta la mia sorpresa, perché lui continuò chiedendomi perché avessi quell’espressione.
    
    Imbarazzato gli dissi che non mi aspettavo quel complimento. Lui inve-ce, insisteva, dicendo che lo sapessi e per questo lo mettevo in risalto con quel pantalone bianco quasi aderente. Mi prese in contropiede, effettiva-mente quel pantalone era quasi una taglia più bassa, ma lo avevo comprato in saldi senza misurarlo il giorno prima. Cercai di cambiare il discorso e lui fece altrettanto. Ma quell’allenamento fu per me estremamente imba-razzante. Lui era sempre al mio fianco ed addirittura
    
    mentre feci i tricipiti con un attrezzo, lui si misi dietro di me appoggiando il suo pene al mio cu-lo. Quel gesto mi fece impazzire. Ero eccitato e confuso. Non so cosa mi prese. Invece di reagire in maniera consona, non dissi nulla. ...
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