1. RITA


    Data: 17/04/2023, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... ultimo scrupolo, sotto lo sguardo indispettito di Matilde, ma Rita oramai è entrata nell’ordine mentale di potersi vendere.
    
    – Beh, sono i rischi del mestiere no? Non si dice così? Anche dandola via gratis non è che io fossi sempre soddisfatta al cento per cento –
    
    Matilde approfitta subito, dando un calcetto sotto il tavolino a Costanza per farla tacere:
    
    – Brava la mia ragazza. A volte non sarà così bello ma l’importante è che paghino e paghino bene. Per divertirti c’è sempre tempo –
    
    Stringe il polso di Rita con fare amichevole, e la mano dell’altra che si sovrappone alla sua ricambiandola le dice in che misura ora Rita le appartenga.
    
    E’ facile per Rita proseguire lungo la china: il cliente successivo è tutto per lei ed è sulla falsariga del primo, poi un altro ed un altro ancora senza che si ripeta la “magia” della prima volta, e poi si prosegue come per abitudine, quando quello che conta è il colore delle banconote che riceve alla fine.
    
    Matilde dosa bene gli incontri e solo dopo un poco chiede una piccola percentuale “per il rischio” che corre. Rita non sa che fin dalla prima volta ha fatto la cresta sul compenso, come pure non sa che sono diverse le ragazze della sua scuderia. Dopo più di un mese Matilde le chiede un favore, un incontro di livello “più basso”, con un compenso inferiore, con un cliente nemmeno paragonabile al primo. Solo quando Rita obietta timidamente un qualcosa si rivela il vero volto di Matilde, che non si fa scrupoli ad usare ricatto ...
    ... e minacce per costringere Rita a continuare quella vita; ed i mesi scorrono lenti, costellati da incontri singoli ed anche orge dove il sesso si mescola ad alcool e droga, dove gli uomini sono spesso brutti, volgari e maleodoranti, e la mercede è lontano riflesso della prima volta.
    
    Matilde è contenta: potrebbe trarre parecchio denaro dall’attività di Rita ma è maggiore il piacere che trae nel vederla degradata, nel pensare all’umiliazione per suo padre, per questo fa in modo che i clienti di Rita siano sempre più “scadenti”. Una vendetta per essere stata scacciata anni prima, una vendetta il cui atto finale, far conoscere al padre la situazione, rimanda di giorno in giorno per gustare appieno la disperazione di Rita.
    
    Sdraiata nella sua stanza, Matilde non ha mai voluto che prendesse un appartamento da sola, Rita medita sulla sua situazione, sul come sia stata tradita ancora una volta nei suoi sentimenti più intimi.
    
    Quando si guarda allo specchio vede ancora una bella donna ma non più gaiezza nei suoi occhi infossati. Lentamente perde il rispetto per se stessa, mantenendo giusto quel minimo che le permetta di continuare a esercitare il mestiere più antico del mondo, quello che le dà da mangiare. Non ricorda nemmeno più quando è stata l’ultima volta che si è concessa per piacere, non sa nemmeno più cosa significhi la parola orgasmo. Il sesso è diventato un’azione meccanica a cui soggiace facendo vagare la mente.
    
    – Ho un lavoro per te –
    
    Matilde l’ha cercata e Rita ...
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