1. CLISTERE


    Data: 13/04/2023, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Masturbazione Autore: Ambrocio, Fonte: xHamster

    ... erotiche, a prescindere dal fatto che, come detto, si vanno comunque a manipolare delle zone erogene? La risposta non può essere univoca, perché le implicazioni mentali-psicologiche possono essere molto diverse da persona a persona. Il mondo infatti è a colori, e così il bagaglio culturale e di sensazioni può variare, ed infatti varia, tra donna e donna, tra uomo e uomo e tra donna e uomo. C’è chi giudica male la pratica del clistere perché troppo impegnativa, o troppo legata ad elementi s**tologici. C’è chi invece vi trova la quintessenza dell’eccitazione in un gioco multiforme, a tratti ambiguo, di voglio/non voglio per chi riceve e di castigo/amore per chi lo pratica. Nel mezzo, tra i due estremi, la variegata graduatoria di una miriade di personali interpretazioni della giuliva pratica del clistere, o enteroclisma che dir si voglia.
    
    E siccome in questo sito si parla di BDSM, ecco un altro interessante quesito: il clistere è una pratica SM?
    
    A mio avviso non lo è necessariamente, ma può ben esserlo. Non nasce, il clistere, come pratica sadomaso, a differenza ad esempio della sculacciata (a cui è spesso accostato), che è un castigo per definizione. Il clistere è una pratica sanitaria, può essere un diversivo erotico dolce ed addirittura romantico e “può diventare” una punizione. Se chi lo riceve lo considera un atto umiliante e di sottomissione, il clistere è una punizione. Se chi lo sta praticando lo vede come una forma di dominio e di possesso, il clistere è una ...
    ... punizione. Ci sono ovviamente anche altri parametri di valutazione per dire che un clistere è punitivo (il suo volume, il liquido usato, la sua temperatura, il diametro della cannula, l’eventuale presenza di estranei …), ma rimane fondamentale l’approccio psicologico all’atto di praticare – in questo caso infliggere – e ricevere – in questo caso subire – un clistere.
    
    In ambito SM entrambi gli attori, cioè sia chi domina sia colui/colei che subisce, “sentono” forte il quoziente di umiliazione indubbiamente insito nella pratica. Prima ancora di un inevitabile “fastidio” e poi di un certo dolore fisico, sono la vergogna ed il senso di sottomissione le cifre distintive di una punizione data mediante la somministrazione di un clistere.
    
    Allora ci possono essere molteplici varianti durante le diverse fasi dell’operazione: dalla promessa/minaccia preventiva di una grossa purga mediante un buon clisma, alla presenza di terze persone che osservano e giudicano la punizione, alla presenza di specchi, all’abbinamento con sculacciate ed umiliazioni verbali, al tempo di ritenzione del liquido, alla circostanza che l’inevitabile evacuazione finale può anche non essere un fatto privato …
    
    Dunque il clistere SM è probabilmente quanto più distante possa esistere da una pratica cruenta e/o estrema. Non è il dolore fisico che conta (in questo pratica decisamente sopportabile), ma TUTTO il resto, e cioè:
    
    - la fase preparatoria, tutta impostata sul gioco psicologico sia che si tratti di un ...