CLISTERE
Data: 13/04/2023,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: Ambrocio, Fonte: xHamster
Il clistere è oggi considerato da molte persone essenzialmente una pratica medica, casalinga o ambulatoriale, con evidenti scopi fisiologici. Certamente il clistere è anche questo, e se non se ne abusa è un’abitudine piuttosto salutare: basti pensare alla detossificazione del colon proposta oggidì da rinomati (e costosi) centri di idrocolonterapia .
Il clistere viene dato per via rettale: si vanno dunque innanzitutto a toccare delle zone che, a ragione, vengono considerate erogene, sia per le donne che per gli uomini, e cioè ano, perineo e parte finale del retto. Nei maschietti, perdipiù, c’è anche in loco la ghiandola prostatica che, massaggiata dolcemente dal liquido caldo di un clistere, può produrre stimolazioni sessuali di un certa importanza. E’ sicuramente per questo motivo, cioè a causa di una involontaria/volontaria manipolazione di zone erogene, che la pratica del clistere ha assunto – in special modo nei secoli passati – una valenza di gioco erotico e sensuale. Ne sono testimonianza le numerose raffigurazioni artistiche della pratica della giuliva siringa (così venne infatti leggiadramente denominata), che si trovano in quadri, stampe e persino ceramiche, risalenti agli inizi del secolo scorso. Per non dire della letteratura galeotta di certi racconti licenziosi, godibili ancora oggi, nei quali la giuliva siringa era quasi sempre presente.
Andando ancora più indietro nel tempo, arriviamo al 17° secolo che giustamente viene considerato il “secolo dei ...
... clisteri” per l’enorme ed indifferenziata diffusione che tale “rimedio” ebbe in quegli anni: per nobili e popolani la siringona del clistere divenne un’abitudine quotidiana. Nella società parigina, si provava gusto a ricevere anche tre clisteri al giorno: vi provvedevano spesso gli Apotecari, cioè dei farmacisti specializzati che adottavano addirittura la siringa per clisteri quale loro insegna. E’ il mondo di Moliere, nelle cui opere si vedevano spesso vasi in peltro e siringone di ogni specie! Secondo la credenza comune, che poi divenne una moda, la pulitura interna o “lavamento” poteva più di ogni altra cosa preservare la salute. Tra le donne dell’aristocrazia il clistere era poi desiderato in modo particolare quale insostituibile mezzo per ottenere una carnagione più pura e più bianca. La pratica divenne tanto diffusa che non esisteva casa o palazzo senza lo strumento del clistere, e vennero pure scritte canzoni e poesie per celebrare la procedura.
Anche il Divin Marchese De Sade fu testimone e divulgatore della pratica del clistere. Ricordiamo ad esempio la bella Juliette che si eccita con le lavande intestinali praticate nella “Società degli amici del crimine” e che nel suo viaggio in Italia ben volentieri va a far visita al Re di Sardegna allo scopo di ricevere alcuni clisteri che il Sovrano si sarebbe divertito a somministrarle dietro compenso di duemila zecchini.
Ma perché, ieri come oggi, il ricevere o il praticare un clistere può originare delle pulsioni fortemente ...