1. Nadia: capitolo 1 – 2. Tornati dalle vacanze


    Data: 11/04/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu

    ... infilavo. Fu lei, come al solito a decidere in che posizione voleva prender-lo, si mise alla pecorina e mi disse che voleva essere montata, scopata, sfondata. La cosa ovviamente mi fece infoiare ancora di più le afferrai le natiche e le infilai il cazzo nella figa gocciolante per la saliva ed i suoi umori. Scivolò dentro ed incominciò la danza ad ogni colpo che le davo il suo bacino assecondava il movimento per favorire l’inserimento più profondo possibile. Ci misi poco a venire ed anche lei venne per la seconda volta pochi istanti dopo di me. Nonostante le scopate con lei fossero sempre state molto soddisfacenti, questa superò di gran lunga tutte le precedenti, probabilmente per l’impatto emotivo che aveva. La avevo scopata e ci avevo fatto l’amore nello stesso momento come due persone che si desiderano non solo carnalmente. Ci abbattemmo esausti sul letto. Le sparai “la domanda” a bruciapelo: “posso considerati finalmente la mia ragazza? Se ci incontreranno in giro la smetterai di essere imbarazzata e far finta che siamo due amici e basta?” La risposta fu un sì convinto suggellato da un bacio e da un inizio di pompino per farmelo rizzare di nuovo. La seconda ...
    ... scopata fu molto più lunga e nettamente meno selvaggia ma di altrettanta soddisfazione, cambiammo posizione più volte e lei, alla fine mi tolse il preservativo e disse di metterlo nel culo perché mi voleva sentire anche li. Le insalivai l’ano e strofinai la cappella sul buco e cominciai a premere, il cazzo scivolò dentro piano piano facendo attenzione che non facesse male a nessuno dei due, quando fu sufficientemente dentro cominciai a fotterla con rinnovato ritmo incoraggiato anche dai suoi gemiti. Eravamo in piedi lei sui tacchi io leggermente con le gambe flesse, si massaggiava il clitoride con una mano mentre con l’altra all’indietro mi spingeva le natiche perché entrassi di più. “Sfondami il culo, sono una vacca” fu l’ultima cosa che sentii prima di esplodere per la seconda sborrata della serata. Era arrivata mezzanotte e lei era in ritardo per il rientro. Si pulì velocemente e mi chiese se volevo accompagnarla cosa che feci. Abituato a non farmi vedere nei dintorni di casa sua per non “comprometterla” stavo per salutarla quando mi prese per mano ed arrivò fino al portone di casa sua dove mi diede un bacio lungo ed appassionato e mi lasciò con un “ci vediamo domani”. 
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