La segretaria
Data: 09/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... sotto la gonna, giusto il tempo di avere conferma che non indossassi le mutandine.
“Brava”, mi sussurra all’orecchio.
Poi sento che mi slaccia il bottone, mi abbassa la zip…e la gonna cade ai miei piedi.
Marta si inginocchia, mi solleva le gambe, una alla volta, e mi toglie la gonna acciambellata intorno ai miei piedi.
Si rialza. Non la vedo, ma la immagino.
Ora sono davanti a lei. Indosso soltanto autoreggenti nere velate e tacchi a spillo. E nient’altro. Ho una benda sugli occhi e i polsi serrati nelle manette dietro la mia schiena.
Sento il viso di Marta che si avvicina al mio. Sento il suo odore. Apro istintivamente la bocca. E lei infila la sua lingua dentro la mia bocca. E contemporaneamente avvicina un dito alla mia figa.
“Ma sei già tutta bagnata!”, dice soddisfatta Marta.
Eh si, sono stupita del suo comportamento e mi domando dove voglia arrivare, ma sono anche eccitata e Marta lo vede chiaramente.
Fino a qualche anno fa non ho mai depilato completamente la mia figa. Non ci pensavo e Giulio non me lo ha mai chiesto. Poi è arrivata Marta e mi ha detto che a lei sarebbe piaciuto se mi fosse depilata completamente, proprio come faceva lei. Ed allora ho iniziato a depilarmi ed ora lo faccio regolarmente.
“Cosa ti è preso oggi?”, domando ancora a Marta.
Lei non risponde.
La sento muoversi. Poi la sento avvicinarsi a me. Sento dei rumori che non so decifrare con precisione.
Sento le sue mani che afferrano il mio sedere. Sento la sua ...
... lingua entrare nuovamente nella mia bocca. Sento le sue tette contro le mie.
Dunque anche Marta è nuda.
Dio, come vorrei vederla! Come vorrei toccarla! Ma purtroppo non posso.
Poi, improvvisamente, un grido. Il mio.
“Ma che fai? Mi fai male!”, grido.
“Scusami”, dice lei.
Altro dolore, altro grido da parte mia.
“Basta, Marta. Smettila. Mi stai facendo male. Non mi piace questo gioco. Slegami le mani e toglimi la benda!”, grido.
“Ti ho applicato due pinzette sui capezzoli. E, se non stai zitta, ti prendo a schiaffi!”, urla lei.
Cosa? Come? Come osa?
Marta, sempre dolce e tenera. Sempre delicata e coccolosa. Almeno finora.
Cose le è preso?
Decido di aspettare ancora prima di arrabbiarmi veramente.
Comunque mi fido di lei.
“Oggi devi fare quello che dico io, troia!”, grida ancora Marta.
Rimango in silenzio.
E’ perfino cambiato il tono della sua voce.
Mi afferra per un gomito e mi porta verso il divano letto.
Lo avevo già aperto la mattina. Tanto sapevo che io e Marta lo avremmo utilizzato.
Mi ci fa sedere. Mi mette una mano sullo sterno e mi spinge giù, con forza.
Le mie braccia sono dietro e sotto di me.
Le manette, o qualunque cosa sia che mi tiene legate le mani, entrano, seppur dolcemente, nella mia carne, proprio sopra il culo.
Provo dolore. Ma non dico niente.
“Allarga le gambe!”, mi dice Marta.
Lo faccio.
Sono turbata da questo insolito comportamento di Marta.
Turbata, non preoccupata.
Turbata, ...