La segretaria
Data: 09/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... Tutte e due non abbiamo appetito. Tutte e due non vediamo l’ora di tornare in ufficio.
Una stanza del mio ufficio è sempre rimasta chiusa. E le chiavi le ho sempre tenute io. In quella stanza, dove custodisco alcune cose private, ho sistemato anche un divano letto matrimoniale. E’ lì che, di solito, io e Marta ci abbandoniamo al più perverso dei piaceri.
E’ lì che stiamo entrando in questo momento, io davanti, tutta indaffarata, con mano tremante per l’emozione, ad aprire la serratura e Marta dietro di me, con lo sguardo basso.
Appena dentro inizio a sbottonarmi la camicetta. Rimango in reggiseno. Metto le mani dietro la schiena ed inizio a slacciare i gancetti.
“No, aspetta!” mi dice Marta.
Mi fermo, mi volto e la guardo negli occhi, stupita.
Marta sta cercando qualcosa nella sua borsetta. Tira fuori una striscia di tessuto nero. Capisco immediatamente. Una benda.
Mi dice di voltarmi e me la fa passare sugli occhi. Stringe il nodo dietro la nuca, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra dolcemente “non porto le mutandine”.
Mentre mi domando perché, stavolta, per la prima volta, Marta ha voluto usare quel diversivo, una benda, allungo una mano verso la mia figa. So perfettamente che è bagnatissima. Ma anche stavolta Marta mi dice di fermarmi, di non toccarmi.
“Cos’hai oggi?” le domando.
“Niente, tranquilla, lascia fare a me”.
Sento che afferra i miei polsi. Sento che me li porta dietro la schiena, con forza. Sento che me li lega con ...
... qualcosa. Se sono delle manette, sono sicuramente rivestite di tessuto, perché non sento il freddo del metallo.
Effettivamente le manette, o qualunque cosa sia, stringono bene e non riesco a liberare i polsi.
Marta se ne accorge e mi dice che è inutile che io provi a liberarmi, non ci riuscirei.
“Ma che cavolo le ha preso oggi?” continuo a chiedermi. Tuttavia mi fido di lei. E non le dico niente.
Poi mi slaccia il reggiseno. Che, tuttavia, non riesce a sfilarmi completamente a causa delle manette che mi ha serrato intorno ai polsi.
Forse si è accorta che ha sbagliato a immobilizzarmi i polsi prima di togliermi il reggiseno.
Ora mi slegherà i polsi, ne sono sicura.
Invece sento un rumore insolito. Ma capisco chiaramente che Marta ha appena tagliato, con le forbici, le bretelline del mio reggiseno, in modo da potermelo togliere completamente, rendendolo però inutilizzabile.
I miei capezzoli sono già rigidi. Sento che Marta li afferra tutti e due, contemporaneamente, ed inizia a strizzarli, tra l’indice e il pollice.
I mie capezzoli sono particolarmente sensibili. Marta lo sa perfettamente. Ne abbiamo parlato più volte. E quando facciamo l’amore lei me li succhia, sempre dolcemente. Ma adesso…
“Ahi” grido. Mi ha fatto male, ma non glielo dico. Non so cosa le sia preso oggi. Perché ha deciso di giocare in un modo nuovo e completamente diverso dal solito?
Continua a stringere i miei capezzoli. Il dolore è forte, ma resisto.
Sento che mi infila una mano ...