Con silvia - Racconti Erotici

Con silvia

... gocce di Chanel, lei invece indossa un paio dei miei jeans strappati, senza nulla sotto se non. Un minuscolo salva slip, niente reggiseno, non ne ho della sua taglia, un top di sta giallo che fa risaltare la sua abbronzatura, un paio di sandali con tacco alto, siamo davvero fighe, questa sera.

Guido veloce lungo le curve che dal centro dove abito salgono verso la collina, lasciandomi alle spalle anche i Cappuccini, poi imbocco il cancello che porta alla casa di Elena, la chiamo al cellulare per farle sapere che siamo arrivate e ci apre la porta.

È bellissima, anche lei super abbronzata, indossa un vestito corto bianco, sandali alti alla schiava, i capelli rossi sono raccolti in una treccia, decisamente sexy anche lei.

Non ha preparato una vera e propria cena seduti al tavolo della sala da pranzo, per fortuna, le odio, ci fa invece accomodare in cucina, dove ha apparecchiato la penisola al centro, ci sediamo su degli sgabelli, accavallando le gambe, ha cucinato una squisita pasta alla carbonara, i non sono per niente una cuoca, quando trovo pronta la cena, sono sempre molto entusiasta, mangiamo tutte e tre con appetito, bevendo vino bianco con bollicine, ghiacciato, è il dolce, però, che mi manda letteralmente fuori di testa, bonet con panna e fragole, divino.

A fine pasto un caffè, non bevo quasi mai super alcolici, ma questa sera uno strappo alla regola è consentito, lo correggo con un pò di grappa, cosa che fanno sia Elena e Silvia, l’atmosfera si riscalda di ...

... colpo, la nostra ospite si alza, ci prende per mano e ci conduce verso la sua stanza da letto, è la sua camera, su di un piccolo divano sono abbondanti i vestiti che indossava questo pomeriggio, sul comodino c’è un sacchetto di velluto scuro, potrei riconoscerlo, ne possiedo anch’io uno simile, contiene sicuramente un vibratore, ne percepisco le inconfondibili forme.

Silvia anche lei ha capito cosa si trova dentro il sacchetto, lo prende, slaccia il cordoncino e fa uscire un vibratore di considerevoli dimensioni, ha una forma cilindrica, lungo almeno 30 centimetri e con un diametro di almeno sei, insomma una bella bestia, lo avvicina alla bocca ed inizia a leccarlo come fosse un vero cazzo, Elena le prende la mano che ha il vibro e se la porta tra le gambe, allargandole, vuole che glielo metta in figa e comincia chiavarla, è molto eccitata.

Io lascio cadere a terra il mio vestito e mi sfilo il perizoma mi avvicino alle due amiche e comincio a baciare prima Elena, poi Silvia, quest’ultima mentre muove il cazzo finto nella figa accarezza anche la mia, l’altra mi lecca i capezzoli, siamo in piedi vicino al letto, appoggio un piede al bordo per facilitare la carezza che sto ricevendo, piano piano è diventata un ditalino, mi sto bagnando.

Silvia mi spinge sul letto, mi tocco la figa mentre loro si spogliano, le guardo con occhi famelici, intuisco le intenzioni che possano avere, Elena ha un fisico asciutto, gambe lunghe e magre, un bel seno, avvicina le labbra al capezzolo ...