1. Boy scout - 10


    Data: 06/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... un ristorante stellato ma era buono. Cucinare sul fuoco era molto divertente. L’unica pecca era che si sudava troppo e cosa più importante, non bisognava portare bracciali di metallo, altrimenti ti creavi dei tatuaggi molto dolorosi. Io ovviamente avevo un bracciale d’argento e tutte le volte che mi avvicinavo al fuoco mi trovavo una riga rossa sul polso. Di solito quelle ustioni passano in un mese. Quella sera dovevo aiutare a tirare giù dal fuoco il dolce. Cioccolato fuso da mettere su dei panini.
    
    La cena andò molto bene. Era il momento del cioccolato fuso. Si sentiva già il profumo. Mi avvicinai alla pentola con Davide al mio fianco e allungai una mano sopra la pentola. Il calore del fuoco mi accarezzava la pelle della mano.
    
    «Mi passi un mestolo?» chiesi a Davide.
    
    «Possiamo rovesciarlo» disse lui. Sì non era una brutta idea.
    
    «Okay allora aiutami. Tu prendi l’altro lato» dissi.
    
    Lui si avviò verso il lato opposto al mio e fece per prendere la pentola quando urlai di dolore. Ritrassi la mano che era rimasta sopra alla pentola e la strinsi al corpo. Tommaso fu subito vicino a me. Mi ero sdraiato per terra dal dolore che non smetteva. Tommaso non capiva cosa stesse succedendo. Neanche io capivo. Avevo il polso in fiamme.
    
    «Cosa succede?» chiese impaurito Tommaso.
    
    Con calma cercai di muovere il polso destro e capii tutto. Il bracciale aveva attirato il calore e ora avevo un fantastico tatuaggio che mi bucava la pelle, letteralmente. Un segno rosso ...
    ... percorreva tutto il polso. Tommaso mi slacciò il bracciale e il dolore si fece meno intenso.
    
    «Porca puttana! Qualcuno mi passi dell’acqua!» urlò Tommaso guardando il polso. Io non avevo ancora analizzato quanto fosse grave.
    
    Federico prese la sua borraccia e si precipitò su di me. Sciacquò il polso e si ritrasse. Tommaso mi teneva tra le sue braccia.
    
    «Dottore che facciamo?» chiese Tommaso.
    
    Mi misi seduto e guardai il polso. Era una bella ustione. Lo strato di pelle non c’era più. Si vedeva la carne fresca. Non avevo materiale con me. Non potevo andare su al rifugio.
    
    Un lampo mi passo per la testa. Andrea mi aveva dato un kit quando Tommaso aveva picchiato Federico. Potevo usare quello. Era ottimo in questi casi.
    
    «Il kit. Il kit vicino al mio zaino. Portami tutto» dissi tastando la ferita.
    
    Bruciava tantissimo. Tommaso entrò in tenda e uscì subito dopo con in mano le cose che mi aveva dato Andrea. Posò tutto davanti a me e mi ricinse tra le sue braccia. Guardai cosa c’era per terra. Presi un disinfettante e lo passai sul polso. Urlai durante questo passaggio. C’era dell’alcol nel flacone che a contatto con la mia pelle provocava delle fitte allucinanti. Vidi una crema e ne passai in grande quantità sul polso facendolo diventare bianco. Presi una garza e lo fasciai.
    
    Durante tutto quel processo tutti mi guardavano e Tommaso mi stringeva. Dovevamo essere più veloci con l’acqua ma non importava più. Avevo fasciato. Ci avrebbe messo almeno tre mesi prima di ...
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