Il tempo delle Dee
Data: 23/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu
... ho chiesto solo di avere il comando di una prigione, alla prima frusta tutti i maschi implorano.”
“Dato che ho un cappio al collo, implorerò solo di morire.”
Aspiro un ultima volta dalla mia sigaretta prima di spegnerla sul suo pene.
Toglietegli il cappio e legatelo per le braccia.
Mentre le guardiane eseguono i miei ordini con perizia vado a scegliere la frusta.
La mia vittima ha paura, ma spera ancora di morire. Mi vede con le mie decoltè nere, i miei pantaloni in finta pelle nera e la mio maglione di lana nera a collo alto.
Ed è ciò che voglio, mi metto davanti a lui e inizia la prima serie di frustate date con tutta la mia forza, dopo 3 minuti rimane ancora immobile a subire, ma le sue smorfie sono inconfondibili, altri poche frustate e griderà. Tra qualche minuto implorerà pietà. Mi fermo, il mio scopo non è punirlo come faccio nel mio lavoro ma dare uno spettacolo. Soffrirà ancora a lungo e penserà di farmi un dispetto. Gli giro attorno, il suo pene per la prima volta si eccita. “Guardate maschietti, dico agli schiavi appena venduti, vi piacerà essere sottomessi a noi donne certo nessuna donna vi autorizzerà a fare i vostri comodi ma sarà egualmente piacevole”
Gli sfioro l’asta prima di ritornare alla mia posizione. Dopo altri 3 minuti, il mio schiavo grida senza contegno. Continuo. Le ragazzine nel pubblico sono estasiate, alcuni componenti dell’ex sesso forte si sono messi a piangere, mi hanno detto poi che in quel momento ho avuto un picco di ...
... iscrizioni al mio corso sulle fruste da parte di chi mi guardava in streming.
“Basta!” ho vinto continuo a frustarlo
“Cosa basta? Sono io la tua padrona, decido io quando fermarmi”
“Pietà padrona, per favore fermati”
Mi fermo ad ascoltarlo fa fatica a parlare, mentre lo masturbo, nelle prigioni gli starà stato impedito di toccarsi, per cui devo stare attento a non farlo venire
“Parla schiavo oppure ti imbavaglierò e ricomincerò”
“Padrona, voglio essere tuo schiavo!”
“Bene, è un inizio … quanto tempo sei stato sotto la mia frusta?”
“Non lo so, ma basta, farò quello che vuoi”
“Mi chiamo Daniela, Padrona Daniela, ma devi capire che sono per te una Dea, ho il pieno potere su di te”
“Qualsiasi cosa mia dea, basta che finisci di frustarmi”
“Ecco quello che fa la differenza, io posso tutto.” Gli lascio il mio nuovo cazzo dopo prima che arriva.
Ricomincio a frustarlo, sono stata attenta a non farlo sanguinare fino a questo momento. Inizio a colpirlo senza più indugi, lui grida, “Sei il mio schiavo?” gli domando.
“Si”
“No devi dire, sono lo schiavo di padrona Daniela”
“Sono lo schiavo di padrona Daniela”
Nella sala c’è un profondo silenzio, a parte le grida gli faccio ripetere molte volte il suo status
“Come ti chiami?” gli domando
“Marco”
“Da oggi sarai chiamato solamente Schiavo … Come ti chiami?” continuo
“Schiavo”
Oramai non fa più resistenza
Vado sul tavolino delle fruste prendo la mia borsetta ci trovo un limone e un ...