Il tempo delle Dee
Data: 23/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu
Dopo la fine della guerra dei sessi e la vittoria definitiva delle donne, rimangono sacche di ribelli, in realtà permettiamo a loro di occupare i boschi in maniera che quando li catturiamo abbiamo ancora degli schiavi ribelli da sottomettere. In gran segreto l’esercito sta già sperimentando delle fughe controllati di giovani adolescenti per le future loro padrone. Questa sera però viene messo all’asta un gruppo di un centinaio di maschi che ci ha dato dei seri problemi. La ginarchia per i miei servizi sul campo mi ha regalato come premio il capo dei ribelli. Avrei dovuto fare un po’ di spettacolo. Per lo più c’erano molte ragazze di non più di vent’anni che non hanno potuto conquistare un maschio in guerra, io mi mimettizzavo ancora con le ventenni. Del resto allo scoppio della guerra, quattro anni fa, avevo solo 18 anni.
Non tutte le donne sono crudeli con i propri schiavi, anzi è un eccezione, al mio ex e schiavo gli ho permesso di fare una vita quasi totalmente libera, la dominazione è un arte: non ho voluto vedere il mio schiavo in foto così che la sua sorpresa nel conoscermi equivale alla mia. Ho chiesto di inscenare un’esecuzione. Il mio nuovo schiavo sarà portato sul palco, con le mani legate dietro la schiena e un bavaglio e li messo con la testa in un cappio che sarà subito messo quasi in tensione. Le due guardiane con i punteruoli elettrici dovranno colpirlo sul culo mentre annunciatrice inizierà a un conto alla rovescia da 10 a 0.
E a quel punto intervengo ...
... io, a un secondo dalla sua morte. Mi alzo dal mio tavolino e ordino imperiosa: “Ferme!” La mia figura si avvicina al palco. Arrivo vicino da lui: con calma accendo una sigaretta. “Hai ancora un secondo di vita, ti tolgo il bavaglio, puoi rispondere alle mie domante o urlare di dolore, qualora mi chiami puttana o in un altro modo farò in modo di prolungare la tua vita di solo dolore, se sarai buono potrei salvarti la vita.”
Il mio prigioniero era un ottimo esemplare di uomo di circa trent’anni sarebbe un peccato abbatterlo fortunatamente è stato ragionevole.
“Vuoi essere mio schiavo?”
“Voglio essere un uomo libero, padrona.”
“Perché non mi insulti? Soffrirai per un po’ ma poi nella morte sarai libero.”
“Guarda, mia padrona” mi sfida con il suo tono “i miei compagni sono ancora in sala, in catena con le loro proprietarie che stasera stessa proveranno a fargli dimenticare cosa significa essere libero. Si mi ucciderai, ma non avrai la mia libertà, resisterò a tutto quello che mi farai e sarò di esempio.”
Guardo una delle guardiane e le domando “E’ stato mai frustato?” lei mi risponde “No, l’ordine di esecuzione è arrivato stamattina e gli schiavi da vendere non gli frustiamo, perdono il loro valore.”
“Già! Non sai chi sono io?”
“Sei un campione, come lo sono io, sono stato destinato a te evidentemente.”
“Ho catturato migliaia di uomini in guerra e l’ho fatto per piacere, mi sono tenuta solo il mio ex fidanzato. La ginarchia non sapeva come ringraziarmi, ...