Distratto!
Data: 01/04/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo 1
Un attimo di distrazione, solo un attimo di distrazione e… Paf!
Il tipo è sceso subito, con la faccia incazzata, per valutare i danni ed io, ovviamente, son sceso prontamente anche io, chiedendogli scusa, cercando di placarlo, giurando che avrei pagato tutti i danni e lui che invece comincia ad insultarmi, forse -ma questo è uno dei pensieri che fai dopo, quando ripassi alla moviola della mente tutti gli accadimenti- perchè la mia arrendevolezza, il mio sapermi dalla parte del torto, aveva scatenato la sua voglia di sopraffarmi.
Lo guardai: vestito con disinvolta eleganza, era più alto di me di almeno quindici centimetri, due spalle larghe e la vita stretta, ricci capelli ovviamente neri e pelle molto scura.
L’occhiata intensa che mi scoccò con i suoi occhi rabbuiati, mi provocò uno strano rimescolamento.
«Ecco, per colpa TUA (direttamente con un tu ed un tono oltraggioso!), ho il parafango e la portiera da risistemare!»
«Sa… mi scusi… mi son distratto un attimo… non volevo…» Lui che mi guardò con uno sguardo da squalo davanti ad una foca e poi, con l’ombra di un sorriso cattivo sulla bocca: «Sali in macchina… sulla mia!» «Ma…» «Sali, ho detto! Chiudi il tuo catenaccio e sali… non farmi perdere tempo!»
Ero schiacciato dalla sua personalità e obbedii, come un automa. Partì come mi fui seduto e poi guidò con abile velocità attraverso strade e stradette e alla fine una sterrata, verso il greto del fiume.
Alla fine infilò l’auto tra degli ...
... arbusti e spense il motore. Mentre lo guardavo interdetto, non sapendo cosa aspettarmi mentre lui rovistò un pochino, si aprì i pantaloni e alla fine tirò fuori un notevole cazzo scuro, che sembrava un serpente addormentato. «Avanti, succhia!!! Lo vedo che te lo stai guardando e pregustando… Succhialo, troia!» Per “convincermi”, mi aveva afferrato per un orecchio e mi aveva pilotato col viso sul suo arnese… Lo guardai un attimo, mentre mi sembrava che si stesse rialzando, come un gatto che si stiracchia dopo il pisolino: era anni che segretamente frequentavo cine porno per cercare uomini -maschi!- da succhiare… Ma ero IO che gestivo la cosa, che andavo quando lo decidevo nel cinema, che sceglievo il maschio, che facevo l’approccio, che alla fine lo spompinavo, magari scostandogli le mani se cercava di… frugarmi e che alla fine, quando lo avevo fatto venire, mi alzavo e me ne andavo senza una parola, rifiutando qualunque contatto che non fosse tra la mia bocca ed il suo cazzo. E adesso questo tipo, questo africano di evidentemente stato agiato e bell’aspetto che mi aveva soggiogato, per un errore mio!, con uno sguardo mi aveva pesato, capito e… utilizzato.
All’inizio leccai, ma poi subito imboccai la cappella che si stava gonfiando ed ingrandendo e cominciai a succhiare il notevole attrezzo.
«Come ti chiami, baldracca?» mi chiese, torcendomi l’orecchio e scostandomi dal suo stupendo cazzo…
«Pa… Patrizio… signore» risposi, ormai soggiogato (Perché lo avevo chiamato ...