Una vacanza rovente
Data: 30/03/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti
Mi chiamo Marco, ho ventotto anni e sono sposato con Lisa che ne ha trentadue.
Io sono senza falsa modestia un bell’uomo, bruno, alto, atletico, insomma quello che si definisce un bel figo. Lisa non è certo alla mia altezza, non che sia brutta, ma niente di che; un corpo discreto tendente ad ingrassare, un viso anonimo ma una grande qualità: è ricca, ma che dico ricca…ricchissima. Ha ereditato dal padre una vera fortuna ed amministra un fabbrica con oltre 400 dipendenti. Ci siamo conosciuti ad una festa dove lei era capitata per caso, chiaramente non frequentavamo gli stessi ambienti, e si era subito invaghita di me. Cosa avreste fatto al mio posto? Io di origini proletarie, semi disoccupato mi mantenevo con lavoretti saltuari e mal retribuiti, ho colto la palla al balzo, e quando mi ricapitava un’occasione simile? Tempo tre mesi ci siamo sposati, lei innamoratissima e, purtroppo, anche gelosissima. Per salvare le apparenze mi ha assunto nella sua fabbrica con un incarico di rappresentanza, ben retribuito ma di nessuna responsabilità. Una vera pacchia, tanti soldi come mai ne avevo visti in vita mia e tanto tempo libero da dedicare ai miei hobby.
Ed anche qualche scappatella ogni tanto, sempre ben attento a non farmi scoprire anche se devo essere sincero, la mia vita sessuale con Lisa è abbastanza soddisfacente.
Facciamo l’amore regolarmente e a lei piace, di tanto in tanto, somministrarmi qualche sculacciata, il che, dopo una iniziale riluttanza, devo dire che non ...
... mi dispiace affatto, mette un po’ di pepe nel nostro rapporto e la eccita tantissimo, il sesso, dopo, è una vera bomba.
L’episodio che voglio raccontarvi è accaduto dopo circa due anni di matrimonio. Nel mese di agosto la fabbrica chiude per tre settimane e siamo andati a trascorrerle in Sardegna.
Bellissimo albergo, suite favolosa, cibo ottimo.
Molto bella anche la ragazza che veniva la mattina a fare le pulizie e rifare i letti.
Una mattina mi ero attardato più del solito, Lisa era già scesa a fare colazione, ed eccola entrare in camera, esclamazione di sorpresa nel trovarmi ancora lì e accenno a tornare indietro.
- Oh, mi scusi credevo che la stanza fosse vuota.
- No, non si preoccupi, entri pure – faccio io sorridendole…
Anche lei mi sorride e comincia un gioco di sguardi che pare preludere a qualcosa di molto interessante ma… in quel preciso istante si apre la porta della stanza ed entra Lisa che aveva dimenticato non so bene cosa. Un attimo di sorpresa nel vederci ma non sembra aver notato alcunché, prende quel che aveva dimenticato e esce nuovamente dicendomi di fare presto.
A quel punto chiaramente l’incanto si era rotto e a malincuore la seguo lanciando un ultimo sorriso alla bella inserviente.
La giornata trascorre tranquillamente, mare, sole, una gita organizzata e ritorno in albergo verso le sei del pomeriggio.
Una volta in camera, Lisa, con un sorriso malizioso e invitante, mi dice di togliermi pantaloni e slip e di distendermi sul ...