La storia continua
Data: 29/03/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: robydany54, Fonte: Annunci69
... .La stavo preparando con la lingua per essere deflorata, infierendo delicatamente sulla voluminosa clitoride , quando d’un tratto mi trovai a poca distanza, il glande pronto per essere introdotto, così spostandomi lo presi in mano e dopo averlo succhiato a dovere inzuppandolo di saliva, lo posizionai precisamente all’imbocco della vogliosa e impaziente vagina. Lei distesa sul letto con le cosce spalancate era desiderosa più che mai di farsi deflorare.
Vidi il grosso cazzo completamente scappellato rifugiarsi dolcemente con grazia nel suo anfratto per accedere lentamente nel corpo della femmina. Ne entrò una minima parte dopo di ché onde evitarle dolore si fermò, per permettere ai muscoli di rilassarsi; tosto riprese il suo percorso poco dopo riuscendo senza intoppi a perforare la tenue barriera nel corpo della donna. Alla sua lacerazione , proferì un lieve lamento, seguito da una insignificante fuoriuscita di sangue . Era fatta la ragazza era stata finalmente sverginata ; incitai Daniele ad affondare il cazzo per donarle tutto il piacere che fino ad ora si era perso. Lei seppur dolorante ,
aggrappandosi saldamente al collo, ...
... si agitava con il corpo per farsi penetrare sempre più intensamente e profondamente.
Avevamo aperto la strada per molteplici esperienze future : ora toccava a me coccolarla e detergerla dal poco sangue che era fuoriuscito, insomma leccarle le ferite . La portai in bagno dove con estrema dovizia la ripulii con dell’acqua di rose da tutte i vari fluidi fuoriusciti e carezzandola teneramente , mi deliziai a baciarla sensualmente lungo tutto il corpo. A quel punto ,tornando in camera ignude ci avventammo sul maschio, dividendoci il pasto da buone sorelline . Istintivamente ci fiondammo sull’asta tesa avvicendandoci in un plateale pompino. Le nostre lingue scorrevano lungo il teso membro e con dovizia dopo averlo scappellato e messo a nudo il violaceo glande , a turno lo avevamo ingerito facendolo sparire tra le nostre fauci. In tempo record accogliemmo la esuberante sborrata che ci appagò completamente, inondandoci i volti e le labbra. Da quel giorno Angelica visse da noi l’ospitammo per i mesi successivi fino al suo ritorno in sede . Eravamo di nuovo in cerca di qualcuno da coinvolgere nelle nostre grazie uomo o donna che fosse.