1. Io e Luca: una storia di sottomissione – VI° episodio


    Data: 25/03/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: Jac, Fonte: RaccontiMilu

    ... degnarmi di uno sguardo mi sputò in faccia altre due volte, mi slegò ed usci da casa mia senza salutarmi.Difficile descrivere le sensazioni che provai guardandomi allo specchio e ripensando a quello che avevo provato poc’anzi. La prima cosa che feci istintivamente fu spararmi una sega liberatoria.Poi, provai una strana sensazione che comprendeva paura, tristezza ma anche un appagamento mai provato prima.Era accaduto quello che speravo accadesse: finalmente la componente sado-maso si era insinuata nel nostro rapporto, tuttavia ero spaventato dal piacere del tutto naturale che tutto questo aveva provocato in me.Dopo qualche giorno chiamai Luca e lo pregai di venire a casa mia. Sapevo che non gradiva essere chiamato ma non resistevo più: dovevo assolutamente vederlo.“Quante volte ti devo dire che non devi chiamarmi…ti chiamo io…è chiaro? Non t’è bastato quello che ti ho fatto pochi giorni fa? sei una vacca affamata di cazzo….una troia sfondata!”“Hai ragione Luca, ti chiedo perdono….ma non ce la facevo più senza il tuo cazzone!”Lo attesi a casa mia, con la porta di ingresso socchiusa, nudo, in ginocchio a capo chino e quando entrò gli dissi: “Ti prego Luca….ti va di frustarmi con la cinta dei pantaloni mentre ti faccio una pompa?”Una risata sguaiata e sarcastica mi investì.“Sei malato…sei peggio di quello che pensassi…adesso ti rovino così ti faccio passare la voglia di chiamarmi”Si spogliò, impugnò la cinta dei pantaloni, mi fece mettere in piedi con le mani incrociate dietro ...
    ... la nuca e cominciò a colpirmi con violenza, prima sul culo, poi sulla schiena e infine sulle spalle.Un dolore lancinante e insopportabile si imossessò di me: era la prima volta che venivo frustato, lo avevo desiderato ardentemente, lo avevo chiesto io…..ma non ero in grado di sopportarlo.“Ti supplico Luca basta….mi fa troopo male…smettila!”“Col cazzo…l’hai voluto tu e adesso subisci…frocione!”Mi costrinse ad inginocchiarmi a suon di pugni sulle spalle, me lo schiaffò in bocca, più grosso e duro che mai e continuò a frustarmi mentre io lo spompinavo.Avevo creato un mostro e da quel giorno diventai lo schiavo di Luca. Ormai in maniera sempre più ricorrente mi veniva spontaneo chimarlo “Padrone”. Pe rlui io sono sempre rimasto un frocione e così mi ha sempre chiamato.Ormai i nostri incontri vedevano Luca sempre più autoritario e violento mentre io ero sempre più remissivo, pronto a chiedere perdono per ogni mia disattenzione anche la più irrilevante.Dopo qualche settimana, un giorno, a casa mia Luca entrando mi fa:“Devo andare a pisciare, tu aspettami a pecora a letto…pronto all’uso…”.Le fantasie relative al pissing erano le più ricorrenti nel mio immaginario erotico e da tempo ormai desideravo il piscio di Luca, senza mai avere il coraggio di chiedergli di usarmi come cesso umano.Non mi feci scappare quella ghiotta occasione e entrai in bagno con lui. Entrai nella vasca, mi misi in ginocchio e lo supplicai di pisciarmi addosso.Forse Luca se lo aspettava, di certo non mostrò ...