Io e Luca: una storia di sottomissione – VI° episodio
Data: 25/03/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Gay / Bisex
Autore: Jac, Fonte: RaccontiMilu
Nella storia con Luca, l’unica reale trasformazione, fu un evoluzione di stampo autenticamente sado-maso, cioè caratterizzata da pratiche BDSM.In realtà, fui per lo più io ad imprimere questa svolta, pur seguendo l’impostazione stabilita da Luca e ispirata alla più cieca sudditanza al suo volere.Evidentemente la nostra storia è stata sin dal suo esordio una storia di sottomissione/dominazione, tuttavia fui io a prospettare questo nuovo percorso, trovando in Luca un attento seguace, seppure lui abbia sempre preferito un rapporto improntato ad una sessualità più genuina.La mia spiccata inclinazione alla sottomissione, mi aveva portato a scandagliare il mondo delle perversioni sado-maso. A quei tempi non c’era la rete, ma la stampa di settore e, successivamente, alcune videocassette offrivano un ottimo spunto per sviluppare quelle fantasie.Mi eccitavo moltissimo di fronte a scene dove si vedevano uomini che leccavano piedi ad altri uomini, che venivano frustati, che subivano il pissing, che sopportavano torture a palle e capezzoli, che venivano fistati, riempiti di sputi, coperti di cera bollente.Io non avevo il coraggio di proporre a Luca certe pratiche, ma quando mi masturbavo, in maniera sempre più ricorrente mi vedevo ai piedi di Luca in attesa dei suoi ordini, pronto a subire umiliazioni degradanti e il dolore fisico ai limiti della sopportazione.Come sempre fu Luca a fornirmi uno spunto di approfondimento.Un giorno, eravamo a casa mia e mi disse: “Ti voglio vedere ...
... incaprettato….mi devi fare un bocchino mentre sei incaprettato….”Una richiesta insperata che mi consentiva di sbloccarmi-Mi chiese una corda per incapretatrmi e, non avendone una, prontamente gli porsi la cinta dell’accappatoio. Con quella mi lego mani e caviglie incaprettandomi e, in una posizione oscena e per me assai scomoda, posizionandomi sul fianco, mi costrinse a fargli un pompino.Inevitabilmente, da quella postura, non potevo spompnarlo senza far sentire i denti e questo mi costò un buon numero di pugni sul corpo legato.Quando si stancò di essere sbocchinato, andò in bagno e dopo pochi istanti si presentò con il flacone del bagno schiuma che mi infilò in culo ormai sfondato da anni di allenamenti con il suo cazzone.Dopo essersi divertito a martoriare il mio culo in quel modo, finalmente si masturbò, scaricandomi un numero imprecisato di schizzi di sborra sul viso.Malgrado il doloroso trattamento al culo, i pugni e l’umiliazione per essere stato incaprettato, il mio cazzo era duro come il marmo.“Cazzo….sei molto più che un frocione….non vali un cazzo, guarda come sei ridotto . Quel giorno, quando tutto iniziò, avevo capito che eri un frocio succube del cazzo ma non pensavo che arrivassi a tanto”. Pronunciò queste parole con un disprezzo misto quasi ad odio e mi scatarrò in faccia tre sputi che, mischiandosi con il suo sperma, trasformarono il mio volto in una maschera indecente.Dopo essere andato in bagno a lavarsi, tornò in stanza, si vestì voltandomi le spalle, poi senza ...