1. Antipasto molto piccante...tutto bocca


    Data: 23/03/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Berto747, Fonte: Annunci69

    Ad un tratto, nel buio che mi circondava, riconobbi l'inconfondibile breve ronzio di una chiusura lampo. L'ennesimo brivido caldo di emozione mi fece vibrare, e si materializzò in un concitato sospiro.
    
    Ero bendato, le mani ammanettate dietro la schiena, in ginocchio sul pavimento freddo, davanti all'uomo che stava scorrendo la zip dei pantaloni, in piedi a poche decine di centimetri da me. Una situazione già più che sufficiente a farmi sbrodolare. Mi ero depilato quella mattina, indossavo un completo intimo sexy con micro mutandine a perizoma. Nere erano le calze autoreggenti, ma quelle, come al solito, non le avevo indossate da casa. Era lui a comperarle ogni volta, e a farmele indossare, appena tolti i jeans e le scarpe da ginnastica. Quasi un rito che simboleggiava la mia trasformazione da tranquilla persona di tutti i giorni, in... in... non sapevo bene nemmeno io cosa. C'erano alcune parole forti che lui usava spesso, mi eccitavano. Ma non erano sufficienti a rendere completamente l'idea.
    
    Dovevo essere uno spettacolo decisamente interessante per l'uomo che mi guardava dall'alto, pensai. I lineamenti del mio viso, al di sotto della benda nera, esprimevano eccitazione e un pizzico d'ansia, soprattutto nella bocca morbidamente schiusa da cui lasciavo sfuggire piccoli respiri irregolari. Ero a sua completa disposizione, docile, sottomesso e felice di esserlo.
    
    Mi chiesi che prospettiva avesse lui, dall'alto, del mio culetto tondo e ben fatto, che ora poggiava sui ...
    ... talloni. E, in particolare, se lui riuscisse a vedere le tracce lasciate dalla lunga serie di sculacciate che egli stesso mi aveva appena impartito. Se ci fosse stata una diretta corrispondenza tra la sensazione bruciante che avvertivo ed il colore assunto dall'epidermide, avrei giurato che le mie natiche in quel momento erano di un bel color porpora. Io speravo che fosse così. Lui ne sarebbe stato eccitato. Anche io. Mi piaceva pensare che fossero visibili i segni della mia totale obbedienza.
    
    Erano passate solo poche decine di secondi da quando lui mi aveva sollevato dalla posizione in ginocchio sul letto, con la testa sul lenzuolo e il culetto offerto e indifeso, in cui avevo subito il supplizio. Mi aveva fatto alzare in piedi, un po' tremante per il dolore e l'eccitazione, e mi aveva dolcemente baciato. Una goccia di miele, dopo la durezza delle sue mani sul mio corpo. Poi, prima di farmi inginocchiare di fronte a lui, aveva tirato su le mutandine, che durante la sculacciata erano rimaste sospese a metà coscia. Una pungente sensazione olfattiva mi scosse. Odore forte di sesso maschile, vicinissimo al naso. Soffrivo per non poterlo vedere, ma allo stesso tempo ero felice di essere prossimo al contatto con quel cazzo. Desideravo sentirlo subito in bocca. La volta precedente lui mi aveva fatto aspettare. Aveva passato il cazzo duro su tutto il viso, sulle guance, sul mento, sulla fronte appena sopra la benda, tra il naso e le labbra, lasciando ovunque la scia del suo calore e ...
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