Dopo un lungo volo, il giorno dopo - Racconti Erotici

Dopo un lungo volo, il giorno dopo

... possibili gemiti, prendo due dita della mano ed inizio a succhiarle, allo stesso ritmo cadenzato della sua monta, in quel momento sento che aumenta il ritmo, così adeguo il ritmo del mio servizio alle dita al suo, come se stessi soddisfacendo un altro pene.

Sto arrivando al mio limite, il piacere è all'apice, sento venire un orgasmo come uno tsunami dei sensi, sono costretta quasi a mordere le sue dite pur di trattenere l'ondata di piacere che mi sta attraversando dalla testa ai piedi.

Sento le gambe molli, lui continua a darmi colpi ben decisi, alche' mi sussurra che sta per venire anche lui, così che lo fa scivolare fuori di me, mi giro, mi abbasso il costume lasciando liberi i miei seni, prendo il suo membro con una mano, lo indirizzo verso il mio petto, gli do un paio sfregatine e lo guardo negli occhi e lo vedo venire copiosamente, 4-5 getti di nettare caldo dritti sul petto sorretto dal mio braccio.

Il suo nettare cola nella scollatura, sul ventre, fino a gocciolare sul pavimento.

Vedo il piacere sul suo volto, mi aiuta a rialzarmi, mi da un bacio sul collo e mi sussurra che questo è il miglior modo per iniziare una giornata.

Sorrido, sento che anche sulla mano è finito un po' del suo nettare, al che lo guardo negli occhi, avvicino la mano alla mia bocca, la pulisco per bene con la lingua e gli dico, "si, decisamente ".

Ci ricomponiamo, mi dice che è tardi per la conferenza ed esce dallo spogliatoio facendo attenzione a non farsi vedere.

Io mi faccio una lunga doccia ripensado ad ogni emozione passata in queste ultime 12 ore, con la sensazione che la sensualità e la disibinizioni perse in qualche modo negli anni stia per rompere gli argini come un fiume in piena.

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