Piccola esperienza estiva (realmente accaduto, scritto da lei)
Data: 23/03/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: HypeCuckold, Fonte: Annunci69
... vagina. Sento il suo pene: è durissimo.
Anche il pene di mio marigo è eretto e tesissimo. Se lo cinge con la mano e comincia a masturbarsi, prima lentamente, poi con foga.
I miei occhi si fissano sul pene di mio marito.
Qualcosa è cambiato in me, ora mi sento eccitata e complice, ora mi compiaccio di mostrarmi, offrirmi e farmi toccare e leccare, di fronte a mio marito. Perché lui vuole questo, i suoi occhi mi chiedono questo, ed io per soddisfare la sua volontà, per appagare il suo desiderio, per dimostrargli il mio amore devo godere come una Troia, dovevo ESSERE una Troia.
Lo sconosciuto ora è in ginocchio davanti a me, allunga la lingua dentro al mio corpo, stringendomi le natiche con le mani e spingendomi con forza il naso sul pube, sfregandolo lì dove le labbra carnose si riuniscono in un fiore piccolo e sensibile... Mi abbandono al piacere, fisso ancora una volta mio marito negli occhi. Poi monta in me l'orgasmo, violento come mai l'ho provato prima. Mugolo affannosamente, piego indietro la testa, stringo violentemente le cosce e vengo, e vengo, e vengo... Urlo così forte da temere che qualcuno possa sentirmi dalla spiaggia.
Anche mio marito viene, sento gli schizzi caldi del suo seme sui miei piedi.
Sono ancora eccitatissima, sono appena venuta ma ricomincerei da capo! Riapro gli occhi e prendo fra le mani la testa dello sconosciuto, che è ancora imprigionata nella morsa fra le mie cosce. Lo faccio alzare e gli do un bacio riconoscente in ...
... bocca.
Lui allora mi stringe la vita con due mani e mi gira per piegarmi e prendermi da dietro. Mi afferro al tronco dell'albero per non cadere in ginocchio ed inarco la schiena mostrando le natiche ed offrendo quel che vi sta in mezzo, proprio all'altezza del suo pene. Rovescio indietro la testa; gli occhi per il desiderio mi roteano fuori dalle orbite.
La mia vagina pare respirare, nell'affannoso tentativo di risucchiare dentro di se quel grosso strumento di piacere.
Posso sentire il fuoco del mio ventre, posso sentire quel membro sconosciuto e misterioso che forte ed inesorabile preme verso la profondità del mio corpo...
Il pene del giovane mi sfiora le grandi labbra; l'estremità rigonfia si apre la strada dentro di me.
E' strano, ma questo punto ho d'un tratto la perfetta percezione della realtà, la nebbia si dirada e ritorno in me, stringo le cosce e mi ritraggo, un istante prima che lui possa affondare nel caldo profondo del mio ventre.
Con un filo di voce dico che non voglio essere penetrata. Mi giro verso mio marito: non pare contrariato dal mio rifiuto. Mi dice: 'Voglio che tu sia Troia, ma solo nella misura che anche tu lo vuoi.'
Chissà, forse non sono ancora pronta. Ma ormai non posso negarmi completamente, non voglio. E poi quel giovane è eccitatissimo! Certo non se ne andrà a mani vuote! E comunque... Anch'io sono ancora eccitata!
Di nuovo guardo mio marito: tiene ancora il pene caldo e umido nella mano, massaggiandolo lentamente, con espressione ...