1. La mammina della mia fidanzata - cap. 2


    Data: 22/03/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... Dentro, entrami dentro bastardo. – Era diventato il mio secondo nome, bastardo. Entrare dentro la brava mammina della mia fidanzata era quello che desideravo, se lei avesse smesso di soffocarmi tra le sue cosce di burro. La dovetti mordere sul bottoncino perché mi lasciasse andare. Quando lo fece singhiozzò e non capii se quel morsetto le era piaciuto, ma immagino di sì perché prima di aprire completamente le gambe si inarcò sulla schiena e strusciò la fica sulle mie labbra mugolando come una gatta.
    
    - Fottimi bastardo! –
    
    Sembrava una cosa urgente, ma prima non potei fare a meno di regalarle un lungo succhiotto nell’interno della coscia destra. La vidi tremare le venne la pelle d’oca.
    
    - Sfondami bastardo! –
    
    Entrai dentro di lei come un siluro, il mio cazzo scivolò facile facile e la sentii sospirare soddisfatta e spingere il bacino in avanti, poi accavallò le gambe sulla mia schiena e non mi lasciò andare prima di aver avuto tre lunghi orgasmi mentre sbatteva i suoi piccoli pugni sulle mie spalle. Mi liberò solo dopo averla riempita e averle dato il quarto orgasmo. Ero sfinito, mi abbandonai sul letto di fianco a lei e cercai di riprendere fiato, mi diede qualche minuto di tregua, poi mi monto come un cavallo e ricominciò la giostra, era scatenata.
    
    La cosa non mi dispiaceva anch’io avevo voglia ed era bellissima mentre mi montava, le sue tette ballavano sopra i miei occhi e il suo viso, con gli occhi chiusi, era stravolto, ma mi spaventava la sua voglia. Va ...
    ... bene, erano due anni che non scopava, ma non poteva recuperare tutto in una notte. Era quello che aveva in mente, mi tenne sveglio fino all’alba, poi si addormentò come un sasso ed io per qualche minuto la guardai mentre dormiva con il sorriso sulle labbra, nell’interno delle cosce aveva un bel segno rosso con la forma delle mie labbra.
    
    Alle sei del mattino la lasciai e ritornai in camera mia.
    
    Quando mi svegliai, era ormai mezzogiorno, feci una doccia nel bagno adiacente alla camera, indossai i pantaloni e le scarpe e andai in cucina.
    
    Trovai madre e figlia che stavano facendo colazione, anche loro si dovevano essere alzati da poco. – Buongiorno – dissi cercando di essere naturale. Cinzia rispose sorridente, era imbarazzata, ma lo nascose bene, Eva invece mi attirò a sé e mi baciò – buongiorno amore mio, hai dormito bene? –
    
    Per quanto tosto e con la faccia di bronzo… mi trovai ad essere a mia volta imbarazzato e lo nascosi baciandola e sviando il discorso – e tu? –
    
    - Mamma – esordì Eva, - io e Luigi siamo fidanzati da qualche mese, lui vive con altri studenti in un appartamento… Non potrebbe venire a stare qui? –
    
    E sì, probabilmente il diavolo guidava la mente di Eva, d’altra parte il suo nome era tutto un programma, era tutto scritto.
    
    Stavolta la mamma non cedette, almeno non al primo tentativo, resistette. – Da qualche mese? – esclamò. – Ma ti pare il caso? Hai appena compiuto diciotto anni! –
    
    Non potevo e non volevo entrare in quella discussione, ma ...