La mia prima volta con due maschi.
Data: 22/03/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Piplos_delle_Fusine, Fonte: RaccontiMilu
... nella mia mano, percepivo i battiti del cuore attraverso il cazzo e iniziai a segarlo. Ci fermammo giusto il tempo di prendere coscienza che era arrivato il momento di spogliarsi, ognuno in simbiosi con l’altro, pantaloni lui-pantaloni io, maglietta lui-maglioncino io, boxer lui-mutandine io; e tornammo ad abbracciarci per stabilire un contatto totale con i nostri corpi. Era arrivato il momento di darsi da fareper Piero, Io avevo una voglia di essere scopata che trapelava da tutti i pori, se ne stava lì ad occhi chiusi immaginando i numeri che avrei fatto. Lascio la mia bocca, scese sul collo passando da sotto i lobi, si soffermò sulle tette, sode, turgide, con dei capezzoli grossi e scuri come due olive, mi stringeva il seno con una mano e con la bocca succhiavai capezzoli, io gradivo molto da come alternava le tette da succhiare; scese lungo la pancia, una leccatina all’ombelico che mi fece contorcere per il solletico e poi giù….. mi misi comodamente sulle spalle, non opposi nessuna resistenza quando inizio a divaricarmi le gambe e tuffò tutta la sua faccia in mezzo. Io non ero depilata, di certo non pungeva ma era eccitatissimo il suo farsi strada con la bocca in mezzo a quel folto cespuglio di peli neri che a stento trattenevano tutto il mio miele, la sua faccia era completamente bagnata dei miei umori fin sotto le orecchie. Cercò il mio clitoride ma era ben nascosto, e così con la speranza di farlo venir fuori concedevo ampie e lunghe leccate su tutta la fica, ...
... infilando dentro la lingua il più che poteva. Più leccava è più si bagnava, iniziai a mugolare e sospirare sempre con maggior vigore; tenevo le gambe belle larghe , Piero avrà pensato: chissà che voglia di cazzo che ha, eppure sembrava così ingenua in fatto di porcate, mi aveva detto che era vergine fino a poco tempo fa e che si è sempre accontentata di un sedile ribaltabile. Anche io avevo una voglia di cazzo che non riuscivo più a trattenere, lasciai la sua bocca e iniziai lentamente a scendere lungo il collo, passando le labbra sulla pelle, poi i capezzoli, piccoli ma ben pronunciati che morderli era un piacere, Piero sussultava a quei morsi, poi l’ ombelico e… scansando i peli pubici mi impossessai del suo cazzo. Niente male, una buona dimensione, la mia mano non aveva mentito e la mia bocca si schiuse su quella cappella rossa che sembrava scoppiare, mi fermai con le labbra solo sulla cappella e quando la avvolsi completamente tra le mie labbra iniziai a passare la lingua sul frenulo; Piero gradiva molto il mio pompino, ma era dolce e gentile, non mi obbligava a nulla, niente mano sulla testa a spingere o a tenermi sul cazzo, ma non era necessario, feci tutto da sola, iniziai a scendere su tutta la lunghezza del cazzo riuscendo ad arrivare quasi alla base. Poi passai a leccare con dovizia tutta la parte esterna e con la mano solleticavo le palle che sentivo gonfie di sperma. Da quanto tempo non veniva povero Piero? Fu nel mentre ero intenta a succhiare quel cazzo in ...