1. L'avvocatessa - cap 47


    Data: 19/03/2023, Categorie: Etero Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti

    ... obbedissi senza mai dire nulla.
    
    Lui mi fece alzare perchè mi sedessi sul tavolino del bagno, e alzando la gonna scoprì che ero senza mutandine.
    
    “Vedi che sei solo una troia.” mi disse infilandomi due dita dentro la passera “Ti sei messa comoda per farti sbattere dal primo che passa.”
    
    “Non dal primo, ma da te, e poi sai benissimo che saresti stato tanto bastardo da strapparmi le mutandine solo per il gusto di farlo.” gli risposi appoggiando un piede sul mobile, così da spalancargli al massimo le gambe.
    
    Lui mi prese con forza, ma del resto era proprio quello che volevo, farmi scopare senza alcuna remora dal mio amante preferito poco dopo essermi sposata. Stefano fu forse più brutale del solito, accompagnando quasi ogni affondo da insulti, facendomi sentire così ancora più puttana. Per un attimo mi vidi allo specchio, col viso quasi deformato dal piacere reso ancor più perverso dall’abito che indossavo.
    
    “Pensa se ti vedessero tutti quegli stronzi che sono qui sotto.” mi disse mentre mi scopava da vero maschio alfa “Iniziando da quel gran cornuto che non sa che troia s’è sposato.”
    
    “Tu parli troppo e scopi poco.” gli riposi per pungerlo nella sua virilità, avendo come risposta ancora più violenza.
    
    “Mentre tu ti faresti scopare da tutti gli invitati prete compreso, col cornuto che ti guarda anche perché non può fare altro. Adesso girati e apriti il culo, è ora che tu paghi la tua promessa.”
    
    “Va bene, però andiamo sul letto.” gli proposi senza aspettare la ...
    ... sua risposta dirigendomi verso quello che sarebbe dovuto essere il mio talamo nuziale.
    
    Con un po' di difficoltà riuscii a mettermi carponi, facendo salire il vestito sino ai fianchi, per poi cercare di tenermi aperte le chiappe con le mani. Stefano lasciò cadere un po' di saliva, prima d'infilarmi due dita nel buchetto per allargarlo, facendole ben presto diventare tre in modo da formare un piccolo cuneo. Quando sentii entrarmi dentro la cappella ebbi un attimo di rilassamento, al quale seguì un piccolo inferno. Lui infatti m'afferrò saldamente per i fianchi, per poi sodomizzarmi completamente, infilandomi tutto il cazzo dentro con una sola poderosa spinta.
    
    “Ahh così mi spacchi in due !” urlai dolorante
    
    “Taci troia altrimenti chiamo qualche cameriere e te lo rompiamo in due !” mi rispose facendo uscire completamente la mazza dal mio sfintere per poi penetrarmi con la stessa brutalità usata poco prima.
    
    Cercai di protestare, ma mi resi subito conto che era del tutto inutile.
    
    “Ieri sera te lo avevo detto ce t'avrei rotto il culo, quindi adesso che hai da dire ?” mi disse mentre mi sbatteva peggio d'una puttana da pochi soldi “Ma in fondo è quello che vuoi, farti scopare senza ritegno e godere del tuo essere cagna. Poi meglio che godi adesso perché con quell’impotente di tuo marito ti puoi solo far dei gran ditalini per avere uno straccio d’orgasmo.”
    
    Il suo continuo entrare ed uscire era una vera tortura, che all'inizio mi faceva sentire un gran male e nulla più. ...