1. L'avvocatessa - cap 47


    Data: 19/03/2023, Categorie: Etero Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti

    “Vi dichiaro marito e moglie.”
    
    Baciai Tommaso come da tradizione, per poi continuare a sentire la messa, sperando che finisse al più presto, ma del resto non ero mai stata una persona legata in qualche modo alla chiesa.
    
    Il banchetto fu per certi aspetti comico, con quattrocento invitati di cui solo una ventina erano i miei, compresi i pochi parenti che avevo e ancor meno amici, fatta eccezione per Carla e Daniela e ovviamente Stefano, che avevo presentato come un mio 'carissimo amico di vecchia data'.
    
    Per mia fortuna non si trattò di un classico pranzo di nozze, piuttosto di un 'buffet infinito', durante il quale cercai di soffermarmi con tutti gli invitati, compresi quelli che non conoscevo in alcuna maniera, il tutto in attesa d'assentarmi per poter pagare il mio debito con Stefano.
    
    Poco prima delle cinque del pomeriggio, ci fu l'inevitabile momento di 'stanca' del ricevimento, così ne approfittai per 'dovermi dare una sistemata' in attesa della festa serale.
    
    Dissi prima a Stefano di raggiungermi nella stanza che ben conosceva, poi a Tommaso che mi sarei assentata perchè ero stanca,e volevo almeno mezz'ora per riposarmi.
    
    Appena arrivai in camera mi sfilai le mutandine, per paura che Stefano le rovinasse con la sua solita irruenza, poi mi misi davanti allo specchio per sistemarmi il trucco.
    
    Lui entrò senza neanche bussare, avendo però cura di chiudere la porta a chiave dietro di se.
    
    “Dimmi come si ci sente da donna sposata.” mi domandò mettendomi ...
    ... le mani sul seno e dandomi dei piccoli baci sul collo.
    
    “Esattamente come ieri, però ora una domanda te la faccio io, vuoi davvero scoparmi con quest'abito ?”
    
    “Non solo ti scoperò vestita così, ma te lo metterò nel culo come non ho mai fatto, perchè dentro di te sei solo una gran troia, e non meriti altro che esser trattata come tale, altro che signora Soleri ! Mettici anche che non ho mai fatto cornuto qualcuno con la moglie ancora coll’abito bianco, senza dimenticare che ieri sera mi avresti promesso anche la luna pur di farti scopare.”
    
    “Allora fallo !” gli dissi girandomi verso di lui prima di dargli un bacio in bocca.
    
    Lui si tolse la giacca e la camicia, poi io gli slacciai i pantaloni per tirargli fuori il pene già mezzo duro. Iniziai a segarlo mentre lui continuava a toccarmi il seno e il sedere, senza mai smettere di baciarlo infilandogli la lingua in bocca, peggio d'una ragazzina alle prime armi.
    
    “Cos'aspetti a farmi un pompino o preferisci che ti scopi a secco ?” mi disse quasi spingendomi la testa in basso.
    
    M'abbassai fra le sue gambe, per prendergli in bocca la mazza e succhiarla come non voleva solo lui, ma soprattutto io, che non aspettavo altro che farmi scopare dal mio testimone. Mi accorsi quasi subito, che più lo spompinavo, più m'eccitavo, così che dovetti allargare le gambe per paura che i miei umori mi macchiassero il vestito. Inoltre mi sentivo 'potente' nel sapere che ero io a 'gestire' il piacere del mio amante, nonostante di fatto gli ...
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