1. Alla mamma non far sapere quanto è bello un cazzo nella fica e l'altro nel sedere 4


    Data: 15/03/2023, Categorie: Incesti Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti

    Mi svegliò di soprassalto la voce di mio marito, che mi urlava e mi riempiva di insulti. Se si possono chiamare insulti. Continuava ad urlarmi:
    
    “Pervertita, meretrice, donna sporca! Dovresti vergognarti.”
    
    Ma andiamo con ordine. A causa del lockdown, mio marito lavorava da casa e le occasioni di fare sesso coi miei figli erano, praticamente, nulle. Ma la mia voglia cresceva e così succedeva di fare sogni libidinosi. Pare che, quella notte, oltre a sognare avessi preso a parlare nel sonno e che continuassi a ripetere:
    
    “Sì, nel culo! Lo voglio nel culo!” fortunatamente non avevo fatto nessun nome, ma per un baciapile come mio marito era più che sufficiente per farlo uscir di senno e dar vita ad una scenata, incurante che i nostri figli dormissero nelle camere accanto. Continuò ad urlarmi contro per una decina di minuti, prima di voltarsi e di riprendere a dormire, come se nulla fosse accaduto.
    
    Il mattino seguente, Federico approfittò del fatto che mio marito fosse uscito a fare due passi, con la scisa di andare ad acquistare il pane, per venire a parlarmi.
    
    “Mamma, che è successo stanotte? Perché papà urlava in quel modo?”
    
    Gli raccontai tutto, senza tralasciare nulla e lui diventava sempre più serio in volto.
    
    “Forse abbiamo fatto un casino!” disse, quando ebbi finito di parlare “Se ritieni sia meglio, possiamo darci un taglio, se serve per farti vivere più tranquillamente!”
    
    “Sei pazzo? O cos'altro? Ci ho messo una vita, prima di scoprire i piaceri del ...
    ... sesso, quello vero quello con la S maiuscola e se credi che ci rinunci solo perché tuo padre mi dà della pervertita perché mi piace prenderlo in culo hai sbagliato di grosso.” le parole fluirono dure dalla mia bocca, quasi con rabbia. Poi recuperai l'equilibrio e la mia voce tornò dolce, quando chiesi “Piuttosto, mel faresti sentire in culo, giusto un po', prima che torni tuo padre?”
    
    Non rispose, ma venne vicino e mi stampò un bacio sulle labbra; poi mi fece voltare ed appoggiare al lavandino, sollevò il vestito ed in men che non si dica avevo il suo magnifico attrezzo nel culo: astinenza finita. Quanto apprezzai quell'inculata, mentre i suoi giovani muscoli si muovevano con ritmo deciso a pomparmi, entrambi con un orecchio rivolto alla porta, che non si aprisse all'improvviso e che mio marito ci trovasse in quella situazione.
    
    Mio figlio mi riempii l'intestino di sborra, giusto un attimo prima che mio marito tornasse, ma fece in tempo a formulare una proposta.
    
    “Mamma, ne hai proprio bisogno, vero? Stasera mi sacrifico io: inviterò papà a fare una partita a scacchi e tu potrai divertirti con Giovanni e Mirko.”
    
    La proposta era tanto interessante quanto pericolosa: è vero che solo gli scacchi avevano il potere di coinvolgere mio marito ed assorbirlo totalmente, ma è anche vero che noi tre saremmo stati a pochi metri di distanza. Avremmo dovuto usare tutte le accortezze ed evitare di lasciarci andare in rumorose manifestazioni di goduria. Ma l'idea di un paio d'ore se non ...
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