Moglie altrui, che piacere. Cap. 2
Data: 21/07/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... ormoni che giravano in quantità ed un marito lontano. E poi la libertà e la prima volta che faceva sesso libero senza inibizioni. Poi il silenzio e il tenersi stretti tenendo in nostri corpi allacciati. Rimanemmo cosi un bel pò. Poi le dissi: ci facciamo una doccia? Ci facemmo la doccia. Prima io. Mi asciugai e la attesi nel letto nudo sotto le coperte. Quando arrivò in camera avvolta dall’asciugamano e fece per indossare il pigiama le dissi di no. A letto si dorme nudi. Seppure imbarazzata aderì alla mia richiesta/ordine. Nudi e sotto le lenzuola e protetti dall’oscurità parlammo di noi, della scuola di New York, delle nostre famiglie addentrandoci lentamente nelle nostre intimità. In quella notte parlammo, in realtà feci parlare lei che nella sua “ingenuità” mi raccontò tantissimi di lei e del suo rapporto con il marito. Se posso brevemente riassumere: Scuole sempre presso istituti gestiti da suore salvo l’università. Aveva conosciuto il marito che aveva fatto un analogo percorso di studio presso i salesiani. Sposata vergine (avevo ragione) Mai preso in bocca o leccata e manipolata nelle sue parti intime Amore sempre fatto alla missionaria e le piaceva. Facevano spesso l’amore, quasi tutte le sere, ma sempre allo stesso modo e le piaceva. Non pensava neanche si potesse fare qualcosa di diverso. E quando le dissi delle tante possibilità di far sesso disse: no, non è possibile, non ci credo Mi disse che volevano avere dei figli. Lo avevano deciso alcuni mesi prima e per ...
... questo non prendeva precauzioni, poi era arrivata questa possibilità in America e lei era partita con la speranza di essere incinta ,ma così non era stato (non mi disse che aveva avuto regolari mestruazioni, ma era implicito). Nei giorni successivi…………… Una nuova complicità ci univa e nonostante facessimo il possibile per non esternarla qualcosa si doveva vedere perché il mio assistente mi disse sorridendo: allora ti sei fatto la signora. Com’è? Non gli risposi. Non potevo sapere che ci aveva visto copulare più volte, pochi giorni dopo la prima volta, nel mio ufficio durante l’intervallo di pranzo. Lo seppi molto più avanti. Fare sesso le aveva fatto bene : era più sciolta e forse contribuì anche un inaspettato cambio del suo vestire. Finalmente abiti , sempre eleganti, ma meno sobri e di maggior femminilità. Gonne a tubino al ginocchio o gonne sfasate sempre più corte rispetto al passato che evidenziano le sue belle gambe. Anche l’intimo era più brioso. Reggiseni e slip più trasparenti ed ammiccanti al sesso. Accettava le mie scostumate avances, sempre in assenza di persone. Come un assatanato appena potevo le sfioravo a palma aperto il culo, si sottraeva con uno sguardo riprovevole, ma mi sorrideva Alla sera tornavamo quasi sempre a casa sua. Cenavamo velocemente e mentre lei dedicava via Skipe al marito io mi preparavo per lei. Non aveva più remore , pochi secondi dopo aver giurato il suo amore al marito era nuda tra le mie braccia pronta alla monta. Nei miei loschi pensieri ...