1. La crociera 3


    Data: 11/03/2023, Categorie: Scambio di Coppia Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... entrambi molto eccitati, ma erano entrambi bravi a diluire e a sorseggiare la vis erotica che li agitava, a prolungare al massimo il piacere dell’attesa. Si denudavano a vicenda con grande lentezza, senza smettere di sbaciucchiarsi e di palpeggiarsi: del resto avevano una intera notte davanti, finalmente si sarebbero amati ad oltranza e senza residui.
    
    Prima di mettersi a letto pensarono bene di rinfrescarsi insieme sotto la doccia e vi restarono più del previsto, impegnati come erano a limonare, a strusciarsi, a frugarsi negli anfratti segreti, con la complice invadenza dell’acqua e del sapone. E assaporarono già sotto il soffione il brivido estremo della penetrazione delle dita, l’antipasto eccitante della possessione notturna.
    
    In quei momenti le loro mogli erano già distese e intrecciate sul letto a leccarsi reciprocamente tette e capezzoli e a ravanare le fiche assetate con tre dita impertinenti. Mai passione fu più fulminea e travolgente. Clelia e Veronica si aprirono l’una all’altra voluttuosamente, scoprendo piaceri sconosciuti e incontrollabili, finora solo immaginati. La lingua di Veronica saettava dentro la fica di Clelia provocandole piccoli orgasmi in sequenza e traendone grande delizia nel pasteggiare e trangugiare i liquidi vaginali. Quando venne il suo turno, fu Clelia a succhiarle con una certa foga prima le grandi labbra, poi il clito sporgente, e a farla delirare di goduria. Le due donne, dopo essersi riempite l’una dell’altra, si erano assopite ...
    ... così, abbracciate, con le fiche colanti che sembravano baciarsi. Avrebbero ricominciato a leccarsi e succhiarsi nel corso della notte, violando con la lingua e le dita ogni accesso, anche quello più intimo, quello anale.
    
    Sergio ed Ernesto avevano continuato a godersi reciprocamente a piccoli sorsi: quasi lesbicavano, con molta più tenerezza femminea delle loro mogli. Ma questa volta la voglia di possedersi era più imperiosa. Erano accovacciati a cucchiaio, Sergio stringeva a sé Ernesto da tergo, gli baciava e leccava il collo, gli titillava i capezzoli, ma via via il suo cazzo inalberato proprio nello spacco delle chiappe aveva cominciato a spingere, ad aprirsi un varco. Da gentiluomo qual era, si pose il problema di non forzare sgradevolmente l’accesso posteriore di Ernesto, presumibilmente illibato come il suo. Balzò lestamente dal letto e prese dal bagno la confezione spray del suo gel da barba, se ne spalmò un bel po’ sulle dita e prontamente ripassò quell’unguento trasparente sul fioro anale dell’amico, un po’ intorno e un bel po’ dentro, ricevendone in cambio un gemito di gratificazione.
    
    Lubrificò anche il suo uccello svettante, che sgusciò dentro con un attrito più modesto.
    
    “Sììììì, amore mio, così… così ….. “, Ernesto accompagnava la sua spinta aprendo il suo sfintere a più posso e indietreggiando con il culo contro il suo ventre.
    
    “Splendido! Che culo stupendo che hai, tesoro! …. Mi fai sentire il Signore della Terra!”, Sergio estrinsecava sinceramente le ...