1. Sono stato la sua prima ragazza - 3 - very hot kis


    Data: 10/03/2023, Categorie: Trans Prime Esperienze Masturbazione Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... in una stanza lontana dalla mia. Mi baciò a stampo, bocca contro bocca, in maniera più insistita, dolce, mi fece paura perché mi piaceva, le sue parole avevano squarciato il velo, io ero veramente una bella femminuccia, non volevo che la sua bocca si scollasse dalla mia ma dovevo assolutamente scollarmi io, non potevo baciare un altro ragazzo, si sarebbe saputo in giro, non dovevo.
    
    - Giovanni, smettiamola. Ho paura.
    
    - Paura di che? Mi piace, ti piace: che male c'è?
    
    - Ho paura che si sappia in giro, che i compagni ci rendano la vita impossibile. E poi io non sono finocchio.
    
    - Ma come vuoi che si sappia?
    
    - Non lo dirai a nessuno? Non ti vanterai?
    
    Mi guardò con una faccia incredula e sorniona. Un viso da baci.
    
    - Perché dovrei dirlo in giro? Non sento il bisogno di dire in giro che ci amiamo.
    
    - Come hai detto?
    
    Giusto in quel momento bussarono alla porta. Giusto nel momento in cui mi sentii gelare e allo stesso tempo ribollire il sangue nelle vene. Era una vicina, mamma la seguì, entrò a casa della dirimpettaia, chiuse la porta dietro di sé. Eravamo soli.
    
    - Come hai detto? - ripetei tirando indietro la mia sedia e facendolo spostare a sua volta indietro con la sua -. Ma lo sai che significa amare un'altra persona? - e mentre lo dicevo mi avvicinai a lui, in modo da farmi prendere per i fianchi, mi fece sedere a cavalcioni sulle sue gambe, puntò dritto alla mia bocca e io alla sua, rimanemmo incollati a stampo labbra contro labbra, poi non riuscivamo a ...
    ... respirare e le aprimmo per prendere aria e a quel punto non so se fui io a infilare la lingua nella sua bocca o lui ad attorcigliarsi con la sua lingua alla mia, so solo che ci baciammo furiosamente, senza tregua, per un paio di minuti almeno, mentre le sue mani scostavano le barriere fra me e lui, mi sollevavano il maglioncino, staccò la bocca dalla mia solo per andare a succhiare le mie mammelle da latte, le morse e le succhiò come un neonato vorace, voracissimo, fece un giro con la lingua sui capezzoli, li mordicchiò, mi fece letteralmente impazzire.
    
    Sentimmo riaprire la porta di casa, mamma era rientrata e di nuovo ci rimettemmo precipitosamente a posto, accaldati e affannati. Ma io non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso: ci eravamo baciati.
    
    Mamma entrò a controllarci: sì, decisamente aveva capito qualcosa.
    
    - Tutto okay, bambini?
    
    - Sì, mammina - e mi portai il pollice alla bocca, ironicamente. Lei uscì sorridendo, però con un'espressione inquieta dipinta sul volto, richiudendo la porta. A quel punto Giovanni mi infilò il suo pollice in bocca, poi tornò a baciarmi con la lingua.
    
    - Bambini un cazzo - disse ansimando -. Amore mio, devo assolutamente scoparti.
    
    Il giorno dopo, sul maglioncino bianco, indossai il pullover rosso con lo strano disegnino e il girocollo largo che allora si usava, i jeans color vinaccia. Andai a casa sua, dove sua madre e suo padre non c'erano perché lavoravano entrambi. Quel pomeriggio lui portava i jeans sbiaditi che gli e ...