Maschi maturi in amore
Data: 04/03/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... desiderosi di sentirsi l’uno a contatto con l’altro. Le mani percorsero curiose di conoscere il corpo del partner, accarezzarono, palparono, indugiarono nei solchi. Era un conoscersi e un riconoscersi al tempo stesso. Erano uomini maturi, sovrappeso, non c’era alcuna vergogna per le rotondità accentuate dal peso, anzi le carni morbide erano oggetto gradito del reciproco brancicare, in particolare le tette. Avevano entrambi i capezzoli molto sensibili, se li ciucciarono a lungo a vicenda, e di conseguenza i loro cazzi si impennarono simultaneamente strusciandosi vogliosi sulle loro pance.
Francesco, preso da una frenesia sconosciuta, si mise a pecorina sul letto e si rivolse a Leonardo: “Dai, non resisto, prendimi subito!” Leonardo sorrise: “Ma che fretta c’è! Abbiamo tutta la notte per noi!” E cominciò a carezzarlo dolcemente, poi si dispose a 69 su di lui. Le mani percorrevano le vene e le rotondità delle loro aste, poi quasi all’unisono, queste sparirono nelle loro bocche, per riemergere umide di saliva. Mentre questo riconoscersi a vicenda proseguiva sempre più frenetico Francesco si sentì afferrare le sue chiappe, allargate che furono, avvertì la lingua di Leonardo che cominciò a leccare in tondo la rosellina scura posta all’ingresso del canale posteriore. Poi un dito lubrificato cominciò a violare le sue intimità, poi si ritirò, poi ancora entrò e fece un movimento circolare ad allargare ancora di più l’anello sfinterico esterno. Dopo alcuni minuti avvertì la ...
... presenza di una coppia di dita all’imbocco che si facevano largo pazientemente. Francesco si accorse di rantolare, ma non capiva se era per desiderio o per piacere. Leonardo invece continuava a invitarlo alla calma: “Rilassati …. Vedrai che godrai di più!” E, in effetti, lo rasserenò tanto che il suo culo si aprì ad accogliere ben tre dita. A Francesco ormai stava fumando il cervello, non capiva più niente, perciò implorò il suo defloratore: “Dai ti prego!...Ho voglia!”’
Leonardo lo fece mettere di schiena sul letto, sistemò le gambe dell’amico sulle spalle, si infilò il preservativo, lubrificò per bene l’asta e con una lentezza esasperante per Francesco, si posizionò all’imboccatura del suo condotto anale posando la punta sulla rosellina. “Guarda, adesso io sono qui. Entro piano un po’ alla volta quando e come vuoi tu. Non avere fretta, d’accordo?”
Era sereno e rassicurante Leonardo, lo guardava con uno sguardo dolce e sorridente. Si sentì ancora più rilassato quando le mani di Leonardo presero ad accarezzare il suo torace, soffermandosi sui capezzoli e sulle sue tettine. Quando scese con la bocca a leccargliele, si sentì sciogliere e con una contrazione del muscolo sfinterico accolse la punta un paio di centimetri dentro di sè. Leonardo non spingeva, stava sempre lì con l’uccello durissimo appoggiato all’apertura e continuava a leccargli le tette. Si sentiva preso da un languore che saliva dal profondo delle viscere e con una contrazione volontaria accolse ancora qualche ...