Alla scoperta di Marco (Terza parte)
Data: 28/02/2023,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
La seconda notte
Dopo che mi fui ripreso dal primo pompino di Marco nella sua doccia, ci asciugammo l'un l'altro. Asciugai e pettinai i suoi capelli lunghi quasi sino al culo, ma quando tentai di allacciarli in una treccia feci un lavoro così cattivo che lui mi scansò la mano e se la fece da solo. Avrebbe voluto farla anche a me ma io obiettai che la gente sarebbe diventata diffidente se tutti e due ci fossimo presentati a colazione con le trecce, così stabilimmo di legarli in una coda di cavallo. Mentre lo facevamo discutemmo seriamente su come esternare la nostra relazione. La risposta fu che sarebbe stato difficile. Marco pensava che i suoi genitori avessero il sospetto che lui fosse gay, ma io ero sicuro che mio papà non lo sapeva. Dannazione, fino alla notte prima non ne ero sicuro neppure io. Decidemmo che erano affari nostri ed avremmo proseguito così.
Ormai era tardi per la colazione ed andammo ad un fast food, luogo di ritrovo di tutti i ragazzi. In fila ascoltammo i pettegolezzi, per la maggior parte erano concentrati sulla mia prestazione nella partita, poiché ero un "forestiero” era evidente che la colpa era mia. L’unico obbiettivo fu Giorgio Bassi che borbottò forte (molto forte) che era il caso di parlare d’altro e ci invitò a sederci con lui e la sua ragazza. Parlammo per un po’ poi Marco andò via per l’allenamento di nuoto ed io andai a casa per studiare e guardare qualche partita.
Marco aveva promesso di venire dopo le otto quella sera e portare la ...
... cena. Io gli avevo detto di portare della birra se voleva qualche cosa da bere dato che papà controllava quello che c’era nel frigor. Passai il resto del pomeriggio e della sera studiando, guardando calcio e guardando l'orologio. Il libro di biologia ebbe la minima attenzione, la tivù anche, ma la massima attenzione l’ebbe sempre l’orologio.
Mio papà teneva in grande considerazione la privacy e la nostra casa era la più protetta della città. La parte che costeggiava il vicolo dietro la casa aveva un’alta recinzione e papà ed io avevamo ricostruito il recinto posteriore per costruirci un'area di parcheggio ben schermata dal vicolo. Avresti dovuto essere davvero curioso per vedere chi arrivava o partiva dalla nostra casa, il che andava alla perfezioni per Marco e me finché non avessimo reso pubblico il nostro rapporto. Poco dopo le otto bussarono alla porta posteriore ed io quasi corsi ad aprire.
Marco entrò con le mani piene di s**tole di cibo cinese. Le depositò sulla tavola e ritornò alla macchina per un secondo carico. Dopo aver scaricato quella massa sulla tavola, mi afferrò per darmi un abbraccio ed un bacio. Mentre gli rendevo l’abbraccio chiesi se aveva il solito odore di cloro.
Chiacchierammo durante il pasto, era come se ci conoscessimo da anni, ed io ero a mio agio con lui più di quanto fossi mai stato con gli altri amici. È probabile che le birre abbiano aiutato. Dopo aver pulito la cucina andammo a guardare la partita di calcio.
Era meraviglioso! Marco ...