Il passato ritorna parte 3 - Racconti Erotici

Il passato ritorna parte 3

Camminare durante la notte vestita per modo di dire unicamente in lingerie mi metteva in uno stato d’ansia indescrivibile senza poi sapere chi mi stesse aspettando e cosa avesse in serbo per me! Era da circa un’ora che camminavo e le caviglie messe a dura prova dai tacchi mi dolevano ma finalmente arrivai all’indirizzo prestabilito. Un condominio color tortora scuro, persiane color crema su finestre piuttosto piccole ( io adoravo le vetrate e la luce ) . Quando arrivai al portone trovai lo stesso aperto ,salii al primo piano e li incontrai nuovamente LUI sempre e solo LUI FERDINANDO mio zio. Credevo fosse finito quest’incubo ma invece…..

“Entra cretina!” mi sussurrò

“Cosa vu… “cercai di chiedere ma lui mi bloccò

“Sta zitta! Chi ti ha dato il permesso di parlare? E soprattutto chi ti ha dato il permesso di tornare maschietto? Io ti lascio con due belle tettine e tu mi ritorni così?”

“Ma io…..”

“Ti ho forse permesso di rispondere? Dovevo essere più duro con te e lo sarò….ciò che ti farò sarà definitivo! Dimmi cosa sei? Rispondi!”

“Sono Gabriella…” parte uno manrovescio che mi fa cadere a terra lacrimante.

“Tu sei una schiava , la mia schiava! E poi? “

“Sono la schiava Gabriella” altro ceffone

“Ma che ho detto di sbagliato?” piansi

“Tu sei una schiava puttana femmina passiva e totale! Ficcatelo bene in testa! Ora leggi questo contratto e firmalo!”

Non sto qui a scrivere in toto il contenuto del contratto ma ciò che dovevo firmare aveva un che ...

... di sconvolgente! Questi sono i punti salienti che più degli altri mi hanno colpita.

1) Non aver più alcun diritto sui miei averi qualsiasi essi fossero presenti passati o futuri ma avrei dovuto considerare il mio tutore legale mio zio.

2) Perdere ogni diritto sulla mia mascolinità e considerare la possibilità di venir sottoposta ad una orchiectomia come un diritto di mio zio.

3) In mancanza di un organo sessuale femminile il mio ano sarebbe stato usato e abusato quotidianamente fino ad allargarlo alla pari di una vagina femminile.

4) Non mi era permessa la parola NO ad alcuna richiesta e/o ordine di mio zio o chi per Lui.

5) Qualsiasi rapporto con il sesso femminile doveva essere di sudditanza e lesbico

6) La parola matrimonio ,amore o altro non poteva essere considerata da me se non verso componenti di sesso maschile e sotto la sorveglianza di mio Zio Padrone.

7) L’umiliazione doveva essere per me un piacere e non avrei mai potuto negarlo al mio Padrone.

Ne seguono altri non meno importanti ma sicuramente meno drastici

Non sapevo cosa fare…chiesi di pensarci un paio di giorni ma la sua risposta fu una sonora risata.

“Tu non hai capito…il contratto serve solo ad umiliarti ulteriormente io di te farò in ogni caso quello che voglio! Vieni qui …a 4 zampe cagna!”

Lo osservai il cuore batteva all’impazzata, mi misi in ginocchio senza speranza…cagna come mi voleva lui…si ricominciava. Mi avvicinai lentamente finché non mi trovai ai piedi della sua ...