Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 7 - la scelta
Data: 25/02/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... bacio vero, carico di pathos.
I nostri respiri si fecero affannosi. Le mani audaci.
La sua mano destra si infilò sotto la mia maglietta e mi afferrò sempre la tetta sinistra, stavolta direttamente dal reggiseno.
La mia mano sinistra si insinuò sotto la maglia della tuta di Elena e afferrò la sua tetta destra.
Elena non indossava il reggiseno.
Il suo capezzolo, fiero e sfacciato, pungeva, duro come il marmo, contro il palmo della mia mano.
Ci toccavamo le tette a vicenda mentre le nostre lingue esploravano le bocche.
La saliva si mescolava.
Elena aveva un ottimo sapore.
Queste cose avrei dovuto farle con Elena trent’anni prima, quando eravamo adolescenti.
Ed invece le stavamo facendo a 45 anni, con la maturità della donna fatta, con l’esperienza dell’età e, soprattutto, con la voglia di farlo.
Succhiavo la sua lingua. Mi infilavo prepotentemente con la mia nella sua bocca. Accoglievo la sua più in profondità che potevo.
Le mani mulinavano sui nostri seni.
Elena riuscì a slacciarmi il reggiseno.
Poté così avvolgere la mia tetta con tutta la sua mano, senza nessun tessuto ad ostacolarne la presa.
Sentivo i capezzoli farmi male.
Elena dovette percepirlo. Afferrò quello della tetta che stava sotto la sua mano ed iniziò a strizzarlo.
Un grido partì dalla mia bocca.
Elena dovette capire che non fu di dolore. Perché continuò a strizzare il capezzolo.
Ciascuna di noi due aveva una tetta dell’altra nella propria mano.
Elena ...
... mollò improvvisamente la mia. E si sfilò rapidamente la maglia della tutta.
Le sue tette apparvero finalmente alla mia vista, sode e sfacciate come sempre.
Afferrò la mia t-shirt e me la sfilò. Il reggiseno, già slacciato, venne via insieme alla maglietta.
Eravamo tutte e due a tette scoperte.
Ci guardavamo negli occhi, respirando rumorosamente.
“Oddio, Elena, che cosa stiamo facendo?”, le chiesi.
Per risposta, mi rimise la lingua in bocca.
Quella presenza nella mia bocca iniziava a piacermi più del lecito.
Baciare una donna, baciare Elena, mi dava sensazioni nuove, violente e libidinose.
Il mio corpo era tutto un tremore.
Vibravo come uno strumento a corde sotto le sapienti mani di Elena.
La mia eccitazione era quasi dolorosa.
La mia patatina era un lago. Sentivo le mutandine inzuppate.
Elena dovette leggere ancora una volta nei miei pensieri.
La sua mano si andò a posizionare proprio lì, sulla mia intimità.
“Vale, sei bollente”, mi sussurrò all’orecchio.
Iniziò a leccarmi l’orecchio, a mordicchiarmi il lobo.
La sua mano stava combattendo con il bottone dei miei pantaloni. La sua lingua esplorava la mia bocca.
Io ero su un altro pianeta. Inarcavo al schiena, cercavo di agevolare Elena come potevo.
Slacciò il bottone ed abbassò la zip.
Io ripresi a toccarle le tette. Iniziai a stringerle i capezzoli, come lei aveva fatto con me.
Aveva i capezzoli durissimi. L’areola era scurissima, il capezzolo quasi violaceo.
Le ...