Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 7 - la scelta
Data: 25/02/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... Lo farai impazzire, lo so. Gli basterà vederti per capire quanto è stato fortunato. Ed io sarò lì con te, anche se non potrò tenerti la mano. Vai e fagli vedere chi sei”, le dissi invece io.
Mi baciò.
Il giorno dopo Valeria non andò al lavoro.
A pranzo mi confidò che non aveva dormito molto, che era nervosa e che voleva sentirmi vicino.
L’abbracciai e la coccolai.
Subito dopo pranzo lei uscì.
Andò da Barbara, la sua amica che gestisce un centro estetico. Tornò che erano le 17.
Mancavano due ore all’appuntamento con Tony.
Da casa nostra al bar di Tony ci voleva un’oretta di macchina, o poco meno.
Valeria andò in camera da letto.
Io ero sul divano di casa. Forse più nervoso di lei. La sentivo indaffarata. Si spostava in continuazione tra la camera da letto ed il bagno.
Ad un certo punto sentii l’inconfondibile rumore dei tacchi a spillo.
Mi voltai verso la porta e vidi apparire Valeria.
“Come sto?”, mi chiese.
Il mio cuore perse un battito. Forse più di uno. Gocce di sudore freddo iniziarono a bagnarmi la fronte. I miei occhi stentavano a credere a ciò che stavano vedendo.
“Non vorrai mica uscire così?”, le domandai.
“Ma no, certo. Devo ancora mettere il vestito, ovvio. Ma volevo farmi vedere prima da te. Allora, come sto?”.
“Sei uno schianto!”, le dissi, maledicendola di non essersi mai agghindata per me in quel modo. Finora.
Valeria si era truccata. Nulla di particolarmente vistoso o volgare. I suoi occhi scuri erano ...
... luminosi, contornati di nero. L’ombretto, scuro anch’esso, esaltava il bianco della sclera. Il suo iride sembrava alimentato da una luce interna. Le ciglia erano inspiegabilmente lunghe. Il lavoro certosino di Barbara si vedeva benissimo, soprattutto sulle sopracciglia, perfette.
Le guance avevano il giusto colorito roseo.
Le labbra, di un rosso lucido, esaltavano il bianco dei denti.
Il tutto avvolto nel color corvino dei suoi capelli.
Scendendo verso il basso notai che Valeria indossava una semplice, ma elegante, collana di perle.
La lingerie? Da togliere il respiro.
Un reggiseno nero le strizzava il seno, esaltandone le forme e proiettandolo verso l’alto. Non che ne avesse bisogno. Ma in quel modo i suoi seni apparivano molto più prorompenti di quanto lo fossero veramente. Quasi si toccavano da quanto erano compressi. Insomma, un decolleté da urlo.
Il ventre piatto. Qualche bracciale ai polsi.
Il perizoma, coordinato con il reggiseno. Nero, un po’ troppo striminzito rispetto a quello a cui mi aveva abituato.
Da lì in giù iniziavano le lunghissime gambe di mia moglie. Meravigliosamente fasciate in un paio di autoreggenti nere e velate, molto trasparenti, con un bordo in pizzo molto elegante e molto eccitante.
Ai piedi un paio di decolleté nere e lucide, con tacco altissimo.
Unghie delle mani smaltate di rosso, altro lavoro di Barbara.
Valeria fece due cose che mi stupirono.
La prima.
Fece un giro su se stessa, facendomi vedere il suo ...