Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 6 - le foto
Data: 19/07/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... premetti il pulsante per avviare la registrazione video.
Entrai in scena, mi sedetti sulla sedia, con le gambe impudicamente aperte e con la passerina a favore della telecamera. Mi toccai. E mi infilai quattro dita nella figa. Mi scopai con la mia mano.
Le pareti interne della mia patatina avvolsero la mia mano come un guanto. Era tutto così bagnato e vischioso che venni dopo pochi istanti.
Il movimento sussultorio e ondulatorio delle mie tette sotto le possenti spinte della mia mano, con il cuore che pompava all’impazzata dentro di me, mi fecero provare sensazioni assolutamente nuove, rendendomi consapevole del nuovo ruolo che mi stavo ritagliando.
Tutto il mio corpo vibrava ritmicamente. Tremiti di piacere mi annebbiavano le idee.
In quel momento avrei fatto tutto e mi sarei fatta fare tutto, se solo ci fosse stato qualcuno lì con me.
Magari Elena.
Il cuore, lentamente, riprese a battere regolarmente, il respiro tornò normale.
Mi alzai e fermai la registrazione.
Ma non ero ancora soddisfatta.
Sentivo di avere ancora fame. Fame di me.
Tornai di corsa in camera da letto. Afferrai il plug argentato con il gioiello color rosso rubino.
Istintivamente me lo portai alla bocca. Lo bagnai con la mia saliva.
Lo poggiai sul mio sfintere ed iniziai a spingere. Non era particolarmente largo, né lungo.
Entrò, seppur strappandomi un piccolo grido, quando venne fagocitato dalla mia cavità. Un grido di sorpresa più che di dolore. Di piacere, avrei ...
... detto.
Con quella presenza ingombrante nel culo, tornai in salone, con andatura ancora più incerta.
Riaccesi la telecamera dello smartphone e tornai in scena.
Entrai nell’inquadratura di lato ed offrii il mio culo all’obiettivo.
Lo lasciai lì, in mostra, con quel brillante ben piantato dentro di me.
Poi lo sfilai.
Solo dopo, rivedendo il filmato, mi resi conto, con ammirazione ed una punta di orgoglio, che il mio ano rimase aperto, offrendo allo spettatore il nero della mia profondità. Quel plug aveva sufficientemente dilatato il mio buchino ed il buio del mio retto era lì, concesso a chiunque avesse voluto vederlo.
Stop! gridò l’ipotetico regista.
Fermai la registrazione.
Tornai di corsa in camera da letto, quasi correndo su quei tacchi vertiginosi.
Presi il vibratore.
Tornai ancora in salone. Mi sedetti sulla sedia. Volevo cambiare qualcosa nella scenografia.
Decisi di sfilarmi le autoreggenti.
Rimisi i sandali.
Ora ero veramente nuda, solo con i tacchi.
Andai a premere “rec”.
Mi sedetti sulla sedia.
Spalancai nuovamente le gambe.
La mia figa era rossa, già fin troppo torturata da quello che le avevo fatto provare fino a quel momento.
Presi il vibratore. Me lo portai alla bocca, lo leccai e insalivai per bene e me lo infilai nella figa.
Lo accesi ed iniziai subito a godere.
Avevo avuto il primo orgasmo solo qualche minuto prima ed ero già pronta per il secondo.
Che non tardò ad arrivare.
Il vibratore fece ...