Due per una - Racconti Erotici

Due per una

... dei nostri passi di danza appena accennati.

Le mie mani si muovono da sole su quella pelle così morbida e chiara, calda e profumata…Ma non mi sono dimenticato della richiesta iniziale. Con gentilezza la conduco verso il divano. Basta una leggera trazione perché lei capisca e ruoti su sé stessa, lasciandosi cadere poi sul materasso.

La guardo: è completamente nuda ad eccezione per delle provocanti mutandine nere ed io nemmeno me ne ero accorto, impegnato com’ero ad assaporare le sensazioni tattili che mi donava il suo corpo.

Con nonchalance si sdraia prona e allunga le braccia lungo il busto, gambe leggermente divaricate per nutrire la mia fantasia e per gratificare ancora di più i miei occhi.

Recupero l’olio per massaggi, un loro gentile regalo, e salgo sul materasso…Mi posiziono a cavalcioni sopra le sue natiche, così da avere tutta la schiena a disposizione.

Una tela intonsa.

Mi volto un istante a cercare lo sguardo complice di Francesco, che annuendo mi esorta a proseguire...Quasi non ci posso credere. L’eccitazione è sempre in crescendo, il mio membro eretto è a contatto con l’incavo tra le natiche di Giulia e lei approva, da come inarca appena la schiena quasi a volerlo accogliere.

Respiro a fondo: non voglio che la situazione si evolva subito…Voglio continuare questa erotica danza, esplorare una situazione per me così nuova. Svito il tappo della boccetta d’olio e faccio colare un po’ di liquido sulle spalle di lei e tra le scapole. Quel nuovo ...

... contatto le fa inarcare ancora di più la schiena. E a me non dispiace, anzi.

Mi verso un altro po’ di olio nella mano sinistra e riconsegno la bottiglietta a Francesco, che ora si è spostato vicino a me per godersi lo spettacolo.

Comincio il massaggio, con calma e dedizione. Non sono un professionista, ma ho mani calde e morbide che sempre son state apprezzate da chi le ha provate; quindi, non manco di una certa sicurezza…Le mie dita si muovono sulle sue spalle, ai lati della colonna vertebrale, sotto le scapole, premendo dolcemente sui muscoli che percepiscono sotto i polpastrelli. Ogni tanto si avventurano spavaldamente verso il seno, seguendo il percorso dei pettorali, per poi ritirarsi.

Lei geme dal piacere, io sorrido.

Mi sposto più in basso, verso la zona lombare…Qui il tocco si fa ancora più delicato e lentamente scorro con il mio corpo verso i piedi del letto: ora le sue natiche sono a poche spanne dal mio viso che spontaneamente vi si fa più vicino, attratto da loro.

Francesco si sposta: si sdraia sul letto. E mi accorgo che anche lui a mia insaputa si è messo comodo, completamente nudo. Strabuzzo gli occhi a notare una dotazione importante, eretta, percorsa da gonfie vene e che pare dura come il marmo…La cosa mi distrae per qualche secondo, ma a riportarmi con i piedi per terra è Giulia che con un gemito voglioso torna ad inarcare la schiena e comincia a muovere il sedere a destra e a manca.

D’istinto mi ci immergo con tutto il viso: le dita delle mano ...