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Due per una
Data: 21/02/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Qadrega, Fonte: Annunci69
Avverto un misto di eccitazione e di paura che mi annoda la gola, quando suona il campanello. Un conto è costruire fantasie, un altro è realizzarle…E a 20 anni, la realtà mi colpì all’improvviso. Da ore il mio animo era in fermento: sentivo crescere l’agitazione già da quando rassettavo casa, sistemavo il divano-letto in salotto e ci stendevo sopra lenzuola pulite e colorate, preparavo le candele profumate. In vasca da bagno, poi, il caldo vapore era diventato quasi inebriante, nel mischiarsi ai miei desideri. Ancora non avevo nemmeno visto la coppia che avevo invitato a casa. C’era stata una breve corrispondenza tra noi e avevo deciso di cogliere al volo un’occasione più unica che rara: tutti i coinquilini erano fuori città per le vacanze di Natale, così come i miei (a dir poco ficcanaso) vicini di casa. Insomma…L’inesperienza, la curiosità, e l’imperdibile occasione avevano fatto sì che io buttassi alle ortiche ogni premura: un ulteriore contributo alla paura e all’anticipazione che provavo. Rispondo al citofono…Sento la voce di lei: “Siamo Giulia e Francesco!”. Già una delle mie paure svanisce, e così si libera quel nodo in gola: ritrovo il dono della parola. “Salite pure! Secondo piano.” Accendo le candele. Un piacevole e leggero profumo di lavanda comincia a riempire l’ambiente. Guardo l’ora: 21.34. Son perfettamente puntali, già un altro punto a loro favore, oltre a quella bella voce allegra. Quando fanno capolino dalla porta due figure, ogni timore mi ...
... abbandona: Giulia è una ragazza sui trent’anni, bionda, occhi azzurri, dai tratti affilati e teutonici. Magra e di una spanna più bassa di me, con un fine vestito rosso sotto al cappottino. Francesco invece è un uomo prestante, di un metro e novanta e con una testa rasata di fresco…Intuisco dei bei muscoli sotto alla camicia, e si intuisce anche qualcos’altro che preme sui jeans proprio sotto alla cintura. “Che dici…Cominciamo a scaldare l’atmosfera con un bel massaggio?” Francesco mi guarda con un sorriso birichino e si scambia un’occhiata eloquente con Giulia. Lei sostiene lo sguardo e ricambia quel sorriso. Avevamo passato una mezz’oretta a chiacchierare davanti ad un calice di rosso: la conversazione era partita bene fin da subito, abbondavano le risate e gli ammiccamenti, e già sentivo unirci una certa alchimia e anticipazione, nel piccolo ambiente della cucina. Ci trasferiamo in salotto, ma prima passo dal bagno per lavarmi le mani…Al mio ritorno, l’occhio viene subito catturato da Giulia che sta ballando e svestendosi lentamente, al ritmo della musica jazz che era rimasta in sottofondo. Autumn Leaves di Chet Baker. Francesco si è arrotolato le maniche della camicia. Del resto, l’atmosfera è già calda. Mi fa cenno di avvicinarmi a lei, intuendo forse che un ragazzino inesperto di situazioni del genere non abbia tutta questa gran intraprendenza…Obbedisco, ed entro a contatto con il suo corpo. Mi muovo con esso, assecondando le note che coprono i rumori ...