Cinema galeotto (1)
Data: 19/02/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
Il racconto “Cinema Galeotto” è scomparso dal sito: spero che questa nuova edizione abbia maggior fortuna
Gli eventi che racconterò da qui in avanti si sono svolti a Milano tra il 1999 e il 2000, io avevo 45 anni e mia moglie Franca 42.
La storia era cominciata per caso: un sabato pomeriggio, io e Franca eravamo andati, cosa abbastanza usuale, al cinema a vedere “Wide shut eyes”, un film molto intenso, in cui l’erotismo, insieme al thriller, la fa da padrone, e in cui una coppia di coniugi sfiora la crisi del loro rapporto aprendosi ad esperienze con estranei alla coppia; la trama, abbastanza complessa, imponeva una certa attenzione e pertanto io e Franca, sebbene seduti vicini nel cinema pieno zeppo, ci ignorammo per tutta la durata dello spettacolo, e solo quando il film finì e ci alzammo per guadagnare l’uscita ci scambiammo qualche commento; data la folla che usciva tutta assieme non camminavamo affiancati, ma lei dietro di me, tenendosi con una mano alla cintura dei miei jeans: quando fummo fuori dal cinema tirammo un sospiro di sollievo, poi entrammo in un bar a bere qualcosa prima di rientrare a casa con l’auto: Franca sembrava essere alquanto accaldata, e chiese una Coca Cola, scelta per lei insolita, io mi presi un caffè, anche se erano le 6 del pomeriggio, poi recuperammo l’auto al parcheggio del multisala e rientrammo a casa. Mentre avanzavamo lentamente nel traffico serale Franca mi disse, con uno strano tono: “Prima…lì, al cinema….. mi è successa una cosa ...
... che non avrei mai creduto possibile….” “Ah, sì” risposi io, incuriosito, “che cosa?” “Un tizio seduto di fianco a me mi ha messo una mano su una coscia…..” “Apperò…e tu non gli hai mollato uno schiaffone?” “No…..” “Intendi dire che l’hai lasciato fare? Ma quanto ce la tenuta, la mano?” “Per un pezzo….e non si è limitato a toccarmi la coscia…..” “Stai cercando di dirmi che ti ha accarezzato come ha voluto senza che tu glielo impedissi?” ribattei con un tono leggermente alterato “sì….”, concluse mia moglie. Viaggiavamo in coda, in un continuo ferma e riparti, e questo mi permetteva di voltarmi a guardarla: Franca avevo uno strano sguardo, sembrava intontita, guardava dritto davanti a sé, al di là del parabrezza ed il suo viso era illuminato a tratti dagli stop e dalle frecce dell’auto davanti a noi; infine il traffico si sciolse, e in pochi minuti arrivammo a casa. Dopo quell’ammissione, quel “sì” di Franca, la mia testa aveva cominciato ad inseguire i pensieri più bizzarri: da un lato pensavo di dover in qualche modo contestare il suo comportamento e il modo indifferente con cui mi aveva messo al corrente di quanto accadutole, dall’altro, lo devo confessare, mi sentivo in uno strano stato di eccitazione, e nella mia mente immaginavo la mia mogliettina che si lasciava sgrillettare da uno sconosciuto in un cinema, ricambiandogli poi il favore con una bella sega, fatta con le sue manine dall’ impeccabile manicure …. Franca scese dall’auto e salì in casa mentre io scendevo nel box ...