1. Succube di matilda 2


    Data: 19/02/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    ... i loro muscoli pubo-coccigei per migliorare il piacere sessuale, da millenni.
    
    Sentivo a malapena quello che Matilda mi stava dicendo, essendo tutto concentrato sulla sensazione del mio pene che si muoveva dentro e fuori dalla vagina stretta eppur intrisa abbondantemente dei suoi liquidi lubrificanti. Mentre mi muovevo tra le sue cosce muscolose, battendo sul suo grande corpo succulento, mi sentivo come se tutte le mie fantasie si fossero improvvisamente avverate. Era bellissima, le sue curve sode e rotonde si muovevano all'unisono con il mio martellare della sua adorabile vagina. Matilda stava giocando con i suoi capezzoli, sollevando le mammelle tanto abbondanti da raggiungerle la bocca. Non mi ci volle molto tempo per raggiungere l'orgasmo e pompare il mio seme nel suo corpo voluttuoso.
    
    Appena finito, mi spinse via da lei e si accovacciò sul mio viso, lasciando che il mio sperma e i suoi succhi fluissero nella mia bocca. Facciamo anche questo sacrificio, dissi fra me e me, mentre ingoiavo tutti i succhi che Matilda mi offriva, ringraziandola ad alta voce della sua generosità.
    
    "Leccami ancora." mi disse
    
    Ubbidii con mia somma goduria nello stringere fra le mie labbra quelle sue più intime e spesse, ricoperte dai suoi peli pubici, neri, grossi e pesanti.
    
    "Succhiami il clitoride" disse, gemendo già di piacere.
    
    Presi la sua corta escrescenza carnosa e gonfia d'amore tra labbra e denti e la succhiai, strofinandoci sopra la punta della lingua. I suoi gemiti si ...
    ... fecero più forti e più pressanti quando scoppiò in un orgasmo potente, tremando violentemente, con la figa che si contraeva ad ogni spasmo orgasmico.
    
    Dopo essersi ripresa, disse: “Ho intenzione di fare un bagno, vai a preparare la colazione. Vedi di farla abbondante, non quella miseria all'italiana.”
    
    Mi precipitai nella cucina di casa mia e razziai tutto quel che potevo, informando mia madre che Matilda non aveva mangiato niente il giorno prima e che in casa non aveva nulla.
    
    Quando finii di preparare la colazione, sulla tavola imbandita sfoggiavo fette di pane tostato, burro, marmellata d'arancia, uova strapazzate, salmone affumicato, caffè, latte e un piatto di frutta fresca. Andai a dirlo a Matilda e mentre entravo nel bagno, lei emerse dalla vasca proprio come Venere dal guscio di una enorme conchiglia. Presi il grosso telo da bagno e iniziai ad asciugare il suo corpo voluttuoso. Allora non lo sapevo, ma questa fu l'ultima volta che vidi e toccai quel corpo incredibilmente eccitante, l'ultima volta che mi riempii gli occhi di ogni sua curva sinuosa, dei suoi seni pesanti, delle sue cosce forti, dei suoi lussureggianti peli pubici e delle sue prorompenti labbra vaginali.
    
    Dopo aver finito la colazione, chiamammo un taxi e l'accompagnai in aeroporto. Prima di entrare nell'area del check-in, mi abbracciò e se ne andò senza guardarsi indietro.
    
    Per alcuni anni restammo in contatto per posta e poi per e-mail. Ogni tanto ricevevo un pacchetto con un paio di mutandine ...