1. In attesa di una radiografia


    Data: 19/02/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Scritto il 26 luglio e pubblicato il 27 luglio 2011 Per ripubblicarlo l’ho editato e corretto
    
    Ieri, 25 luglio 2011, ho appena parcheggiato l’auto e mi sto avviando verso lo studio radiologico dove devo fare una radiografia, per arrivarci bisogna percorrere una viuzza chiusa. Mi dico “Che bella figa!” e anche l’amica che è con lei non è assolutamente male. Mi colpisce di lei il tacco della scarpa molto alto ed il portamento sculettante. Mi attirano anche le gambe leggermente abbronzate. Lei ha una maglietta nera aperta sul davanti che fa vedere le mammelle sode e grosse ed il solco del seno che le divide. Il colore nero contrasta piacevolmente con la pelle. I pantaloni sono aderenti e neri, arrivano ad un centimetro dal ginocchio. Lei è bassa ma molto proporzionata; l’amica ha dei jeans che valorizzano ed espongono un culo un po’ largo ma interessante e, dal solco nei leggings posteriore tra i glutei, capisco che indossa in minuscolo perizoma forse a stringa e che lascia intuire sia minuscolo quanto un francobollo a coprire l’entrata della figa. Era da tempo che non vedevo una ragazza così proporzionata e bella. Vedo le due amiche arrivare sulla porta dello studio e suonare il campanello. Non risponde nessuno. Allungo la mano, abbasso la maniglia della serratura e la porta si apre. Rivolto a loro con voce suadente “Forse si apre così!” “Chi lo poteva immaginare?” mi risponde una di loro. “Nessuno” rispondo “ Io ho provato e mi è andata bene” “Però ora tocca prima a noi” ...
    ... mi fanno. “Certamente! Non voglio passare davanti solo per un’apertura di porta” Entriamo e attendiamo la chiamata che tarda parecchi minuti. Quando sento chiamare il mio nome mi avvicino all’accettazione e per onestà studiata “Ci sono prima io! Non vorrei che per un’apertura di porta perdessi il turno” “Non sono stato io a volere passare avanti; sono stato chiamato” Il viso alla più carina le si imbroncia un po’ e fa una smorfia di disappunto. Vengo chiamato per radiografia e mi trovo con una bella ragazza sui trent’anni nella sala. Quando esco, lei è sempre lì con l’amica. “Non siete state chiamate? Avevate prenotato la visita?” “Si avevamo fatto tutto ma abbiamo capito male ed ora ci ritroviamo ad aspettare tra un paziente e l’altro. Lei piuttosto quando ha prenotato?” “Io ho prenotato venerdì scorso e non ho trovato difficoltà ad essere inserito nella lista di oggi” Lei accavalla le gambe come gesto di disappunto e mette la sinistra sulla destra. Belle gambe! Le fisso perché hanno qualcosa di magnetico che mi attira e, anche se lo distolgo, lo sguardo finisce sempre lì. Osservo le braccia nude e sulle spalle mi accorgo che ha maglioncino corto di cotone bianco con la finitura delle maniche ricamata. Le labbra della bocca sono ricoperte da un rossetto non lucido di colore nocciola molto intonato con quello della pelle. Cerco un gioiello su di lei ma non lo vedo e mi sembra strano che non abbia neanche un gioiello. Mi sembra strano che in una giovane donna, che si considera ...
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