Storia vera: Il muratore rumeno. Pt. 2
Data: 17/02/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fiore di Maggio, Fonte: EroticiRacconti
Rimanemmo a parlare qualche minuto. Mi chiese di mantenere questo segreto ed ovviamente risposi di si, anche perché lo era anche per me. Mi raccontò che questo era il motivo che l’aveva spinto ad andare via dalla Romania perché voleva cercare di rifarsi una vita in un posto diverso. Poi ci rivestimmo velocemente e mi riportò vicino casa, e lo salutai. Ai miei raccontai che ero stato con alcuni amici. Loro videro che ero strano e mi chiesero se andava tutto bene. Inventai una scusa e cercai di chiudere il discorso. Mangiai velocemente e andai in camera mia. Ero davvero incredulo di quello che era successo, pensavo fosse un sogno, che non era possibile che stesse capitando a me. Prima di andare a letto (anche se quella notte non dormì) mi scambiai alcuni messaggi con Bogdan, il quale mi stuzzicava con frasi del tipo:«Non vedo ora di farti mio…» Il solo pensiero mi eccitava così tanto che fui costretto a masturbarmi per cercare di stemperare la tensione. Passai la notte così, pensando a quello che era stato e a quello che sarebbe stato domani. Il giorno successivo mi alzai dal letto, mi preparai ed andai a scuola. Dissi ai miei che avrei preso l’ultimo autobus e sarei tornato la sera verso le 21, perché stavo con alcuni amici in città. Il sabato Bogdan non lavorava ed il pomeriggio, dopo scuola, venne in città a prendermi. Ci dammo appuntamento il un luogo lontano dalla scuola, così che la gente non potesse vederci e mi portò a casa sua. Lui oltre ad abitare in un paesino ...
... vicino casa mia, ha preso in affitto una piccola casa con un box per la macchina, dove la ripone, che comunica con la casa. Così, entrati nel box scendemmo e entrammo in casa, invisibili da occhi indiscreti.
Entrati, ci togliamo i cappotti e lui, che non va molto per le lunghe, senza pensarci due volte, mi prende con le sue braccia e mi porta in camera da letto. Mi butta sul letto e mi dice di attendere. Va in bagno e prende del lubrificante e i preservativi magnum che poggia sul comodino. Poi mi dice:«Spogliati!». Io inizio piano piano a spogliami e lo fa anche lui. Poi mi porta in bagno, e mi dice di pulirmi il sedere per bene, provvedo subito ad seguire (anche se non sapevo bene da dove iniziare). Anche se eccitato per la situazione, ero anche molto spaventato. Pensavo che ero solo, in una casa con una persona che avrebbe potuto fare di me ciò che voleva, e non avrei avuto la minima forza di contrastarlo. Però oramai ero dentro… una volta nudi, ed in piedi, si mise davanti a me ed iniziò a baciarmi e le sue mani iniziarono ad accarezzarmi tutto il corpo. Sentì un fuoco che esplose dentro il mio ventre ma iniziai anche ad avere paura, ed a tremare. Il mio corpo cominciò ad essere fuori controllo, tremava come scosso da brividi di freddo e a stento dissi con voce tremante:«Bogdan, aspetta…». Lui si fermò, e mi disse:«Tu stai a tremà, perché?? Ha paura?», annuì con la testa e lui, sempre accarezzandomi il viso e guardandomi negli occhi, mi disse:«tranquilo, fai quelo che te ...