Su un viaggio - Racconti Erotici

Su un viaggio

... fermarsi per un istante - e allora lo fai – giù, ora giù a capofitto lungo l’altissima discesa, il cuore in gola, i giri della morte, la testa leggera, le serpentine -: la tua bocca è sulla mia, ne percepisco il calore, il sapore, ora respiro la tua vita e tu la mia. Le lingue si sfiorano fra i denti ma subito si ritraggono fra le labbra che s’avvinghiano in una prima stretta affamata, per poi aprirsi e celare agli altrui sguardi il lascivo duello che si compie dietro questo umano sipario. Ritrai la lingua, dispettoso, a sfidare la mia a spingersi avanti, a cercare la tua in fondo alla bocca, poi avanza, ma la ricaccio indietro e ti succhio, ti attiro, ti inseguo, mi sfamo, ti sfamo. In chi passa e ci guarda potremmo evocare “l’animale a due schiene” con cui Shakespeare immortala l’amplesso di Desdemona e Otello, le nostre teste così simili e vicine, i tuoi capelli fra le mie dita, le tue mani sui miei fianchi. Nessun suono proviene da fuori, la musica è nello stomaco, sul pentagramma di questo bacio, con i suoi crescendo, gli accelerando, i rallentando. Una pausa, un momento di esitazione, ci separiamo. Mi rifugio sulla tua spalla, nell’incavo del collo a imprimermi addosso il tuo odore prima di guardarti di nuovo negli occhi e recitare piano: “Se potessi ricominciare o no questo viaggio, ricomincerei.”