1. Trasformarsi in Betty


    Data: 18/07/2018, Categorie: Etero Gay / Bisex Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    A vent’anni andai via di casa in una grande città dove perché non accettavo l’ambiente in cui vivevano i miei genitori che capendomi mi lasciarono libero nelle mie scelte. Trovai una camera in condivisione con uno studente e poco dopo anche un lavoro come commesso in un negozio di alta moda per uomo.Come ovvio i primi tempi furono duri, ma il lavoro mi piaceva e imparai velocemente a trattare con i clienti che solitamente erano ricchi e facoltosi che frequentavano il negozio a volte anche più volte al mese.Qualche tempo dopo grazie a loro riuscii a trovare un monolocale tutto per me e mi trasferii con piacere, ero finalmente indipendente.Cosi cominciai ad esser me stesso o, per meglio dire, me stessa.Iniziai a curare il mio corpo con la depilazione completa, l’uso di creme per nutrire e ammorbidire la pelle, manicure, sopracciglia assottigliate e sempre in privato. Nel mio monolocale mi vestivo da donna provando un immenso piacere.Il desiderio di avere un uomo che potesse davvero farmi sentire femmina si faceva sempre più forte.Quanti sogni e quanti sospiri al solo pensiero che magari qualcuno di quei clienti diventasse il mio fidanzato!In un giorno estivo un cliente abituale con cui c’era un rapporto di amicizia dovuto alla frequenza del negozio, mentre l’assistevo in un acquisto, dopo una serie di piacevoli complimenti, mi chiese se volessi trascorrere il weekend nella sua villa al mare in Sardegna “Potremmo uscire in barca per un giro sulla costa. Sei mai stato in ...
    ... Sardegna? Mi farebbe molto piacere se tu venissi. La mia casa è sufficientemente per poterti ospitare”Era un invito che non potevo e non volevo rifiutare ed allora che dire? Arrossii e balbettai timidamente un ”Grazie. Si, verrò”Sembrava un invito di quelli che poi non vengono rispettati, molto di forma e niente sostanza.Mentre lui misurava abiti mi disse che il suo nome era Claudio, faceva l’immobiliarista ed aveva, a parer mio, sui cinquant’anni. Corporatura robusta, sportivo ed abbronzato. Dalle spese che faceva ogni volta che entrava in negozio e dalla bellezza del suo corpo intuii che il suo rendimento economico non fosse basso come il mio.Quel giorno era forse la terza volta che in quel mese lui era venuto a fare acquisti e come al solito il rapporto fu buono ed amichevole. Insisté nel rinnovare l’invito ed io confermai che sarei andato con lui sull’isola il prossimo weekend.Lo accompagnai alla porta del negozio e lui mi salutò con una battuta che mi lasciò di stucco ”Ricordati di portare il bikini!”Arrivò il giorno stabilito e mi passò a prendere con un BMW. Nell’aprire la portiera mi sorrise.Andammo in aeroporto. Mi dette in mano il biglietto, dopo un’ora di volo eravamo in Sardegna ed ancora dopo trenta minuti nella sua villa al mare.Dire che la villa fosse stupenda è poco. Aveva un prato all’inglese, vista sul golfo e una bellissima piscina.”Ti piace? Fai come fossi a casa tua”L’aria, il panorama ed i profumi erano unici ed assai invitanti per un grande relax e per fare ...
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