Il primo bacio in assoluto
Data: 16/02/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: domenica20, Fonte: Annunci69
... ero mai lasciata toccare da nessuno, neppure per un bacio a stampo. Conservavo tutto, perché mi ero sempre detta che tutto avrei dato a una sola persona. Il mio primo bacio, così, sarebbe stato un tutto o niente, simbolo della mia volontà di donarmi completamente.
Avevo capito che mai gli avrei opposto resistenza quando iniziò ad accarezzarmi le gambe e desiderai che salisse, o ancora quando le sua braccia si mossero sulla mia vita, spezzandomi il respiro.
Col pollice premette su un capezzolo e persi il controllo. Fu improvviso.
Gemetti, incurante (o ben consapevole, in realtà) delle altre persone in spiaggia che pensai si stessero accorgendo di qualcosa. Si vedeva la mutandina? Mi ero fatta sentire? C’era qualcosa, in me e lui, che ci rendeva strani agli occhi di terzi?
Mi disse che dovevo abbassare la voce, io gli risposi che non ce la facevo.
I miei sensi erano all’erta, stimolati o dalla sua mano, o dal suo profumo, o dalla sua barba, o dalla sua voce. Tutto assieme.
Quella sera fui contenta di dare il mio primo bacio. Capii che da quel momento non ci sarebbe stata via di ritorno. Era vero, sarebbe potuta finire male, ma sentivo che per lui ne sarebbe valsa la pena.
Mi baciò la fronte e io appoggiai la testa sul suo petto: ero senza fiato, inconsapevole di ciò che ...
... stava accadendo e delle prove alle quali sarei stata sottoposta.
Mi lasciai trascinare dall’eccitazione e dalla crescente fiducia che riponevo in lui.
Quando scostò la mutandina con le dita mi prese un colpo. Ero una centrale elettrica ad alta tensione e pensai di non essermi mai eccitata tanto.
Sentii le sue dita, la sua pelle calda a contatto con la mia, molto bagnata.
Mi chiese di sculettare, di togliere le mutandine, di alzare la gonna e mostrarmi una volta soli.
In auto mi ordinò di stare con le gambe aperte, e quanto mi piacque farlo!
Lì, disponibile, con la mano del mio Padrone che mi accarezzava in mezzo alle gambe.
Mi sedetti su di lui. Toccò la mia verginità, che per me era già sua, ma lui ci tenne a ricordarmelo.
Strinse il seno tra le mani, abbastanza forte da lasciare un paio di piccoli lividi che osservai con meraviglia i giorni successivi.
Poi spinse la mia testa tra le sue gambe dopo essersi slacciato il pantalone. Allora divenni sensibile al suo odore e scoprii che mi piaceva sentirlo godere.
Mi guidò passo passo a fare tutto, e io lo feci con estremo piacere, sebbene fossi un po’ contrariata per avermi impedito di venire. Ancora non capivo.
Quelle due ore divennero la festa delle mie prime volte, celebrate dopo vent’anni di ripagata attesa.