Il suo secondo racconto
Data: 15/02/2023,
Categorie:
Etero
Autore: robydany54, Fonte: Annunci69
Ed ora gustatevi il secondo racconto di mia moglie, devo farle spazio altrimenti minaccia di non darmela più ed io alla fica ci tengo proprio tanto . Ad ogni modo il racconto è molto accattivante, è stata una rivelazione pure per me..
Il racconto risale a molti anni prima del matrimonio con Daniele , quando giovanetta ed inesperta mi iscrissi contro il parere dei miei genitori, al liceo artistico , reputato dai benpensanti un covo di drogati e troie , una sorta di cenacolo di reietti . Avendo delle straordinarie ed innate doti artistiche, ovviamente non ci pensai due volte al liceo da scegliere, fregandomene altamente di tutte le varie dicerie. Ancora ricordo il primo giorno , mi presentai con una minigonna scozzese un maglioncino cardigan ed una camicetta bianca, evitando di mettere il reggiseno dato le mie tette alquanto piccole . Subito mi ambientai, stringendo amicizia con alcune compagne di classe. In lasse nostra avevamo solo due maschietti per giunta imbranati, quindi se volevamo acchiappare qualcosa per una pomiciatina, ce lo dovevamo cercare al di fuori della scuola. Le occasioni non mancavano di certo, spesso si scendeva in piazza, per varie manifestazioni , erano gli anni della contestazione , l’occasione di rimorchiare durante i cortei non mancava di certo . Diciamo che vi era spazio per tutti, le belle che se la tiravano e le bruttine che la davano subito a tutti , riscuotendo il plauso dei ragazzi. Alcune mie compagne già avevano perso la verginità , ...
... mentre io ero ancora intatta come la mamma mi aveva fatta. Situazione un pochino scomoda all’epoca, anche perché nell’aria vi erano idee di cambiamenti e di liberalizzazioni sessuali , si parlava della contraccezione, del divorzio, dell’aborto. Io ero ancora illibata per mia scelta diversi tipi avevano cercato di deflorarmi ma io più che altro per mentalità , non mi ero mai persuasa a desistere per questo come mie tante coetanee offrivo ai maschietti di turno, delle alternative, alquanto appaganti. Senza ombra di dubbio posso asserire che la stragrande maggioranza delle mie amiche a parte qualche eccezione, aveva dato il culo al proprio ragazzo, preservando la verginità. La mia occasione per fare ciò si presentò durante l’ occupazione del mio liceo. I miei mi avevano proibito di partecipare ma la voglia era più forte di me, così con l’aiuto di mia sorella di dieci anni più grande sposata con figli riuscii ad intervenire all’evento. Nel mio immaginario mi paragonavo alla protagonista di un film americano in voga in quegli anni che avevo visto in uno dei tanti cineclub d’essai , che proliferavano a Roma “fragole e sangue”. Dato la durata della occupazione ad oltranza, mi ero trovata un baldo giovane con il quale passavo gran parte della giornata e fu proprio con lui che decisi di perdere la verginità, un tizio del quale non mi importava nulla e che forse non avrei mai più rivisto. Ci appartammo in uno stanzino e lì dopo esserci completamente denudati ci buttammo a capofitto, ...