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Francesca: racconto n. 36
Data: 12/02/2023, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... pronto ad entrare in lei. La ginecologa l’ha guardata negli occhi quasi volesse la conferma che poteva continuare; era ciò che desiderava da tante ore ed in lei è sorta una preghiera affinché, oltre le dita, spingesse dentro tutta la mano per farla urlare dal piacere facendola godere come una troia. Francesca ha sentito chiaramente la prima falange entrare nella figa, poi anche la seconda e la terza fino a sentire la punta di un dito toccare l’utero. Un urlo di piacere ha accompagnato la penetrazione costringerla a chiedere “Ti ho fatto male?” Con un filo di voce Francesca è riuscita a sussurrare “No Anna, tutt’altro! “ La donna ha allora ripreso a muovere lentamente il suo dito contro le pareti interne della vagina ed ogni movimento seppur impercettibile provocava delle fitte di piacere meravigliose. La giovane sentiva la figa sbrodolare come una fontana ed ormai ero convinta del fatto che Anna se ne fosse accorta ma ormai non le importava più essendo chiara la situazione. Francesca si è resa conto che muoveva involontariamente il bacino ad ogni suo più piccolo movimento. La ginecologa si è fermata un istante sussurrandole lascivamente “Prima il dovere tesoro!” Francesca l’ha lasciata fare ma ormai sentiva le contrazioni dovute orgasmo che si stava formando ed ha l’ha invidiata un po’ perché poteva vedere tutto da molto vicino. Per completare la visita la ginecologa ha preso il divaricatore e lo ha appoggiato sulle grandi labbra cariche ormai di umori per aprirle la figa ...
... ancora una volta e le sensazioni che provava erano straordinarie. La ragazza avrebbe potuto godere anche subito se avesse spinto un po’di più ma voleva che anche la dottoressa provasse piacere nel provocarle l’orgasmo. Poiché Anna svolgeva in quel momento svolgeva i suoi compiti professionali con un pizzico di perversione, ha acceso una lampada per osservare l’utero e nello stesso tempo ha preso uno specchietto che mi messo davanti alla figa spalancata per far godere Francesca di quella immagine sensazionale che mai aveva avuto la fortuna di ammirare e che talvolta aveva desiderato. Francesca sentiva I miei capezzoli duri come chiodi e ha azzardato, con una mano, a sollevare il reggiseno andando ad afferrare prima una mammella e poi l’altra che ha massaggiato dolcemente stringendo e stuzzicando I capezzoli riprendendo a gemere sempre più forte per la voglia di avere un orgasmo. Anna guardava il piccolo antro buio illuminato da quella luce che si spostava da destra a sinistra dentro la figa ed ha levato il divaricatore constatato che era pieno dei umori. Allora sorridendo ha detto “Stai impazzendo dalla voglia vero?” La sua giovane paziente non poteva far altro che confermare la sua osservazione annuendo e continuando a stringersi I capezzoli e muovere il bacino verso di lei. Anna ha poggiato gli arnesi sul tavolino, si è sfilato il guanto dalla mano destra, che poco prima era stata nella figa, e con le mani stavolta scoperte le ha allargato ancora le labbra della figa dando un ...