1. Godere nella vergogna xiii


    Data: 06/02/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... puttana che avevi immaginato potesse trasformarsi, esibita in modo indecente e magari con il dubbio che qualcuno dei vostri conoscenti l’abbia riconosciuta qui a Parigi. Io le ho fatto provare l’umiliazione di comportarsi come una vera prostituta ed ha accettato di vivere questa sera senza riserva i vostri fantasmi, sentendosi abbandonata da te. E tu pensi l’abbia fatto per amore?”
    
    Cosa potevo rispondere? Ero certo che Mia si fosse abbandonata a quel gioco solo per amore.
    
    Ripensai a come aveva risposto alle mie richieste prima di partire per quella nostra vacanza:
    
    “Vestirmi da t… non è la cosa che desidero e mi vergogno solo a pensarlo…. e sono pronta ad essere almeno per una sera la tua p…. saremo solo tu ed io tra tanta gente sconosciuta, saremo lontani da chi ci conosce e potremo scatenarci, anzi potrai scatenarti e farmi essere quello che tu vuoi.”
    
    Ora quello che volevo da lei Gaston me lo aveva sbattuto in faccia senza che mi fossi reso conto
    
    delle pulsioni che erano dentro di lei e della sua disponibilità a provare la vergogna di vivere una notte come una vera prostituta, passare di mano in mano di cliente in cliente pensando che fosse quello che volessi veramente da lei. Quel nostro gioco si stava realizzando veramente anche se nessun marito dotato di buon senso ...
    ... avrebbe mai potuto accettare le proposte di Gaston.
    
    “Io non so cosa dire – sbiascicai nel ricevitore – non ho mai provato questi sentimenti che superano la mia gelosia, ma resterà solo tra noi, tu non le chiederai…” fui fermato dalla sua acida risposta.
    
    “Non hai capito – riprese seccamente – bisogna essere chiari su questo farò provare a tua moglie, che tu lo voglia o no ogni forma di perversione e la totale obbedienza ad ogni mia richiesta per farne una docile femmina sottomessa e solo quando il suo padrone lo vorrà lei potrà essere di nuovo solo tua.”
    
    “Il suo padrone? Non avrei mai pensato che Mia sarebbe arrivata per gioco a comportarsi come la tua puttana, ma non ci sarà nessun altro padrone, lascerò che lei appartenga a te ma solo per questa sera”
    
    Gli dissi in notevole imbarazzo ormai immerso in quel gioco di ruoli preso da un permanente senso di perversa eccitazione.
    
    “Anche questo fa parte delle sorprese.” E, senza ascoltare le mie repliche appese lasciandomi nella più completa ansia. La telefonata era da sconosciuto e quindi mi fu impossibile ricontattarlo. Non sapevo più cosa fare ma con quelle mie ultime parole era palese l’accettazione che lui potesse diventare il suo padrone e lei la sua “soumise” come avevo sentito dirglielo da quel suo amico nella discoteca. 
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