1. LAURETTA cap. 6 La rivelazione e l’attesa.


    Data: 03/02/2023, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... spingevamo nei nostri culi, quello di dimensione minore nel culetto della ragazza e quello medio nel mio. Tempo prima avevo detto con tatto alla porcellina che molti uomini maturi, e Gianni lo era, non disdegnavano di godere del nostro lato B.
    
    Questo stato di cose durò diversi giorni, quasi due settimane. Gianni ormai sicuro che la ragazza aspettava, addirittura bramava il momento in cui lui l’avrebbe ripagata con un piacere che lei sperava grande,3 della delusione subita all’inizio dell’anno. Furono giorni di perenne eccitazione sia mia che di Lauretta, la sera uscivamo e in macchina scendevamo al parco che costeggia il fiume, e passeggiavamo a braccetto sforzandoci di apparire disinvolte malgrado le palline vaginali e i plug il cui scopo era di allenare i muscoli vaginali e rendere elastiche le pareti dei nostri ani.
    
    Il giorno di Pasquetta, malgrado il tempo fosse decisamente inclemente portammo la ragazza con noi in gita a Mentone a bordo del furgone, tutti e tre stipati sul sedine anteriore. La ragazza e io senza dirlo speravamo che il furgone sarebbe servito da alcova una volta trovato un luogo appartato, invece ci sbagliavamo, Gianni disse che avremmo potuto usaarlo come cabina per cambiarci qualora avessimo voluto metterci in costume.
    
    Appena giunti, mentre io mi fermavo al chiosco ad acquistare quei panini lunghi e farciti che sono una specialità francese, i due tolte le scarpe si inoltrarono sulla spiaggia; Gianni giocava come un ragazzino con Lauretta, ...
    ... inseguendola ridendo, si spingevano l’un l’altra, anche abbracciandosi. Quando li chiamai vennero a me, il braccio del mio uomo stretto alla vita della fanciulla, con un affiatamento che mi stupi e che mi provocò una stretta al cuore, specie quando per farle superare un tratto pietroso la prese in braccio e lei cinse il suo collo.
    
    Il modo in cui si guardavano mi fece pensare che fossi diventata il terzo, anzi, la terza incomoda; Lauretta guardava il mio uomo in modo quasi adorante, tremando visibilmente quando lo sguardo di Gianni si soffermava sul suo viso qualche secondo più del normale. Insomma, Lauretta si era già data a Gianni e rimasi stupita quando la giornata terminò senza che succedesse niente.
    
    Poi vi fu il ponte del 25 Aprile e . . . piovve l’intera giornata, sarebbe stato il giorno ideale per far vivere alla nostra porcella la sua avventura con il mio uomo, la invitammo senza dire quale ne era lo scopo, anche se per lei come per noi era sott’ inteso. Non se ne fece nulla in quanto la nostra giovane amica doveva trattenersi a pranzo a casa perché la madre aveva invitato l’uomo con il quale usciva da un paio di settimane e voleva farglielo conoscere. “Possiamo fare Domenica?” chiese, “Mamma e il suo fidanzato partiranno il mattino presto per Nizza e se volete posso rimanere da voi fino a sera!” propose speranzosa. Gianni fece segno di si e così concordammo che la domenica successiva sarebbe stato il giorno che aspettavamo da tempo.
    
    Sabato pomeriggio Gianni si ...