LAURETTA cap. 6 La rivelazione e l’attesa.
Data: 03/02/2023,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu
... che si muovevano in essa, facendo aumentare il mio piacere. Lo sapevo! Temevo che sarebbe successo, ma l’avevo sempre saputo!
Per un po non dicemmo nulla, i nostri sospiri dicevano della nostra eccitazione; non potevamo più resistere. Come avevo fatto altre volte, inclinai completamente il suo sedile, quello del passeggero e mentre la ragazza scavalcando saliva sul sedile posteriore senza uscire dalla macchina, mi trasferii sul suo sedile ormai orizzontale coricandomi, lei si mise cavalcioni sopra il mio viso e si chinò sul mio ventre, io sollevai le gambe e puntando i piedi contro il tettuccio dell’abitacolo spalancai le cosce accogliendo fra di esse il viso della ragazza.
Credo non sia necessario aggiungere altro, godemmo quel nostro sessantanove in modo lussuriose e indecente, io fortemente stimolata dall’eccitazione di pensare che dipendeva solo da me vedere il mio uomo in azione con la ragazza che fino ad ora era stata solamente mia, Laurett finalmente mi aveva confessato che l’appartenere a Gianni era stato il suo desiderio e la sua ossessione fin da quando lo aveva conosciuto (me lo disse dopo).
Ci riassettamo rapidamente e riprendemmo la strada di casa, Al primo spiazzo accostai la macchina e pulii il musetto della mia porcellina usando un fazzolettino detergente per toglierle l’odore di fica, della mia fica, che aveva sulle labbra e attorno ad esse. Mentre compivo quella operazione chiesi: “Se lui fosse d’accordo, tu lo vorrresti?” Subito Lauretta non ...
... capì, poi il significato della mia domanda si fece strada nella sua mente.
“ Il mio era solo un pensiero ma non potrei . . . è tuo marito!”. “Non preoccuparti, non me lo consumerai mica no?” ridemmo come se avessi detto una battuta divertente, la interruppi e insistetti: “Lo vorresti si o no?” ”Si . . .” rispose in un soffio. Riavviai la macchina, per tutto il tragitto non dicemmo nulla. Una volta arrivate, scese e scappo via senza dire altro.
Era fatto! Quella sera provocai Gianni a fare l’amore e mentre entravo in orgasmo urlai fra i gemiti: “Hai vinto . . . “ “Cosa?” “Scoperai Lauretta . . .” non poté dire nulla, stava eiaculando rantolando il suo piacere al mio orecchio, dopo continuò a scoparmi e come ormai accadeva di rado il suo cazzo rimase duro regalandomi un altro orgasmo, e un altro ancora prima che si lasciasse andare nuovamente al piacere.
Nei giorni successivi ne io ne Gianni parlammo di quello che ormai era stabilito sarebbe accaduto e stranamente neanche Lauretta ne parlò, nessuno ne accennò minimamente neanche quando la ragazza veniva a trovarci, ma aleggiava intorno a noi una atmosfera dove il sesso era tangibile anche se non manifestato apertamente. Lauretta e io non nascondevamo più il nostro appartenerci anche se in presenza del mio uomo evitavamo di manifestarlo apertamente.
Ma non ci nascondevamo quando prima di uscire Lauretta e io ci chiudevamo in bagno. Avvolti in una tovaglietta portavamo i nostri butt plug che dopo averli ben lubrificati ...