Parti invertite
Data: 31/01/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... al ristorante.Erano passati solo mesi ma sembrava trascorsa una vita intera. Mi sembrava tutto così irreale come se conoscessi solo superficialmente quel locale dove invece avevo vissuto intensamente. In realtà il locale era stato rinnovato ma alcune cose erano state lasciate così come le avevo conosciute.All’ora prevista con mille pensieri in testa mi sono trovata a varcare quella porta a vetri colorati sotto un arco di pietra a vista sotto cui ero entrata tante volte con il mazzo di chiavi.Quella sera, invece, sono entrata come un ospite, un cliente qualunque.La porta non si apriva ma era necessario suonare e ciò mi ha meravigliato; mi sono data una spiegazione pensando alla posizione del locale lontano da centri abitati ed anche sul mare.Ho atteso qualche attimo ed ho sentito qualcuno che si avvicinava alla porta dell’interno che poi ha ruotato la chiave nella serratura ed infine la porta si è aperta lentamente.Era Matteo. Com’era cambiato! Il suo sguardo, il suo volto! Era veramente diverso. Non avrei mai supposto che il suo aspetto potesse cambiare così tanto, mi anche venuto il dubbio che fossi io a non averlo mai visto tanto diverso.Era un po’ emaciato con le borse sotto gli occhi, il viso sembrava gonfio ed arrossato, mi è sembrato molto sciupato. Non era mai stato magro, anzi! La tradizione dei cuochi vuole che abbiano un po’ di pancetta ma lui era ulteriormente appesantito.In frazioni di attimo mi sono passate tante idee in testa e temevo che mi accogliesse male ...
... oppure che mi trattasse da puttana, invece “Ciao Michela!” detto con un bel sorriso “Sei sempre bellissima!”Queste sue parole mi hanno rassicurato e la tensione che avevo prima di avvicinarmi all’ingresso del ristorante è scomparsa e mi dicevo che lui non era cambiato.Ho risposto “Grazie! Sei sempre gentilissimo! Ti trovo bene. Mi fa piacere vederti”Ma lui ha subito risposto in modo totalmente opposto al mio gradimento ridendo “Non è vero, sei sempre la solita bugiaàrda! Dai, non stare sulla porta, entra! Dammi il soprabito!”Entrai come mi aveva chiesto e mi sfilai il soprabito mostrando un abitino che evidenziava il mio corpo; non usavo più leggings o pantaloni di solito neri, stavolta avevo un vestitino corto tutto pizzi a mezza coscia, tacchi alti da 10 centimetri, capelli lunghi curati, unghie delle mani e piedi ben laccate in rosso in tono con le labbra.Ero contenta di vederlo constatando che la sua vivacità non era venuta a mancare.Mi ero presentata a quell’appuntamento preoccupata di trovarmi davanti un ex fidanzato depresso e rancoroso, invece quell’accoglienza tutt’altro che triste mi aveva sollevato il morale.Mi ha aiutato a levarlo ponendosi alle mie spalle e lo ha appeso all’attaccapanni.“Vieni con me, ho preparato un tavolo nella saletta piccola” e appoggiaàndomi con delicatezza una mano sulle spalle mi ha sospinto in quella direzione.La scena mi si è presentata in tutta la sua eleganza!Ero ormai abituata all’eleganza e la signorilità e questa era una scena degna di ...