Parti invertite
Data: 31/01/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... ritornava alla carica continuando così per un paio di minuti. La lentezza della penetrazione era veramente piacevole ed il dolore fisico si è trasformato in calore iniziando a fare effetto recependo scivolarmi dentro più delle carezze che mi dava.Quando ho sentito che le sue palle hanno battuto contro le natiche, allora ho capito che di più non poteva materialmente entrare: era arrivato fino in fondo e lo apprezzavo perché nonostante avesse un cazzo notevole era stato capace da non farmi male.A quel punto non si poteva dire che ero ancora stretta ma ben dilatata e capace di prenderlo tutto in me.Lui lo estraeva piano, arrivando fin quasi all’uscita, dove l’anello dello sfintere cercava di espellerlo, poi sempre più veloce, gradualmente, entrava ed io dicevo “Ecco, ecco! Bravo! Così lo volevo! Dai, dai! Sbattimi! Sìììhhh”!Lui non fiatava e mi scopava come un toro. Ad ogni colpo un poco di crema umida colava fuori dal buco del culo accompagnandola con un rumore simili a piccole pernacchie, ma questo, che ora con lui non mi imbarazzava, anzi rendeva la scena ancor più erotica.Di colpo si è fermato. Pensavo stesse per venire.Ima lui mi ha guardato negli occhi tenendo il cazzo tutto nella mia profondità “Pensavi che finisca subito?”“Certo che no! Lo sai che non son per le sveltine”Matteo si ha fatto una risatina ed è uscito.Ho sentito qualcosa che usciva da dentro me: era un getto di crema biancastra con dei pezzi che era uscita dall’ano spandendosi sulla tovaglia per poi ...
... finire sul pavimento. Era la polpa della banana che era rimasta nel culo e con la monta si era tutta spappolata. Insieme alla polpa bianca c’erano anche le mie secrezione intime.“Dai, spingila fuori. Spingi come se fossi sul WC, dai!”Non l’avevo mai visto nella vita passata insieme così rude ed io sotto l’effetto del sesso dentro di me non avevo più una mia volontà e facevo ciò che lui mi diceva. Così ho spinto con la pancia come se dovessi evacuare. Quell’azione mi ha dato la sensazione di avere un corpo morbido nel retto ed avevo paura di fare qualcosa di sporco ma nonostante tutto mi son fatta coraggio, ho fatto un profondo respiro ed ho spinto forte.Lo sforza ha avuto successo: una parte della banana si sé staccata dall’ano già slabbrato ed è caduta a terra creando una macchia non certo pulita e Matteo guardando la scena ha subito esclamato “Ora è proprio vero che sei una troia!”Un secondo dopo mi ha preso per i fianchi e l’ho visto fare qualcosa tra le mie gambe che tenevo sempre per aria sostenute da lui. Il tempo di un attimo e la sua cappella scivolava dentro di me, nel culo, iniziando un’ultima cavalcata.Ero vogliosa ed in calore.Ho portato una mano fra le gambe sulla figa, ho aperto le grandi labbra ed h cercato il clitoride menandolo con vigore. Dandomi un piacere solitario che si sommava a quello dovuto al cazzo in culo.Ero troia e volevo esserselo nel migliore dei modi.Il sudore dei nostri corpi accoppiati ed il mix di olio ed altri liquidi mi teneva bagnato il pube ...