1. Mexican Radio.


    Data: 29/01/2023, Categorie: Interviste Erotiche, Sensazioni Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu

    ... troppo piccola e provinciale, per un po’ mi andò bene, mi arrivavano perlopiù sconosciuti, o persone che avevo casomai intravisto, ma nessuna conoscenza vera o diretta. Che hai fatto a quel punto? Decisi di smettere, avevo messo da parte un bel gruzzoletto, pensai di finire il liceo, ma nei miei piani c’era l’idea di trasferirmi, in qualche grande città del nord, con la scusa di aver trovato un lavoro, poterlo fare a tempo pieno in qualche posto dove fossi una sconosciuta. Bene, ora cari radioascoltatori faremo una breve pausa musicale, con questo brano di psichedelica californiana targato Quick Silver, il brano è Happy Trail, non scappate, dopo continueremo con la storia della nostra amica Adele. Siamo ancora qui con Adele, la nostra amica escort che ha deciso di raccontarsi a Mexican Radio. Dunque eravamo rimaste al momento in cui hai terminato il liceo, e poi? Iniziai a fare qualche viaggio a Milano, per vedere com’era l’ambiente, sbirciavo tra gli annunci, vidi che gli appartamenti dove le squillo lavoravano, erano tutti centrali, il mio timore era che ci fosse qualche sorta di organizzazione a gestire il lavoro, che si sarebbe presentato qualcuno ad offrire protezione. Decisi comunque di rischiare, e mi andò bene, quelli erano anni in cui la criminalità organizzata aveva abbandonato il racket della prostituzione, e ancora non erano arrivati i rumeni e gli albanesi. Presi in affitto un appartamentino vicino a porta Ticinese e mi trasferii. A casa dissi di aver trovato ...
    ... lavoro in una azienda di import export, misi i miei bravi annunci, allora andavano forte le pagine interne del Corriere, e Seconda Mano. Decisi fin da subito di puntare su una clientela in grado di spendere molto, e feci bene. Chiedevi molti soldi? Si chiedevo molto, ma ero giovane, bella e fresca, porcella da morire, facevo tutto quello che era contemplato nei rapporti tra cliente e prostituta. Avevo questa capacità naturale di godere anche io assieme al cliente, concedevo tutto, spesso venivano per stare tutta la notte, li spremevo come limoni. E quanto chiedevi per una notte? Beh sai dipendeva dai clienti, qualche volta anche un milione delle vecchie lire, due milioni per un week end, alcuni mi volevano portare con loro, al mare o al lago, in alberghi di lusso, tutto pagato e trattata come una signora, poi a letto diventavo la loro puttana. Accidenti, avrai messo da parte un bel po’ di soldi allora! Si diciamo che all’epoca stavo parecchio bene. Mi comprai una mansarda in zona Brera, avevo la Maserati, pellicce, vestiti firmati, insomma una gran signora. E a casa che dicevano? Non sapevano nulla, ogni tanto andavo a trovarli, noleggiavo un utilitaria e mettevo vestiti normali, quelli che usavo per andare a fare la spesa. Mi chiedevano le solite cose, se avessi il fidanzato, quando mi sarei sposata, rispondevo che pensavo soltanto al lavoro. Che successe dopo? Entrammo nell’euro, iniziarono ad aprire i primi siti di escort, il lavoro si spostò nella rete. Mi ricordo feci un ...
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